E Calenda attacca la sindaca: "pubblicizza 45 pratiche, assurdo"
Microcredito, primo vero intervento per dare sostegno ai romani più fragili
Numeri da record per i primi finanziamenti a tre mesi dall’apertura dello sportello territoriale di Microcredito per Roma Capitale. I dati sono stati elencati dalla Sindaca Virginia Raggi: “Sosteniamo le famiglie in difficoltà con un strumento per avviare nuove attività imprenditoriali”. A circa cento giorni dall’apertura del servizio sono già 45 le pratiche erogate e, a giugno continua la sindaca: “Arriveremo a cento”. Nonostante il periodo di chiusura dovuto alla pandemia da marzo dello scorso anno, sono state inoltrate oltre cinquecento domande, di cui più della metà per microcredito sociale segno, continua Raggi: “Che abbiamo salvato molte famiglie dal rischio di cadere in situazioni di criminalità e giri di usura”. Le richieste liquidate per le famiglie ammontano a oltre 180mila euro, mentre quelle per le imprese superano i 130mila. “Un piano customizzato sulla singola specificità”, continua Raggi, che ha tenuto a precisare: “Non sarà una prerogativa della capitale. Ho infatti parlato con Anci (l’Associazione Nazionale Comuni Italiani ndr.) per lanciare il Modello Roma e farlo diffondere a macchia d’olio”.
DAI TUTOR ALLE PROCEDURE: COME OTTENERE I FONDI
Sono delle figure apposite, i tutor, a gestire le procedure che, per gli standard del Microcredito, stanno andando a passo spedito. Si parla di tempi sotto i 90 giorni per le pratiche delle imprese, un record per l’Italia. Dall’avvio delle attività dello sportello di Via Goito 35, inaugurato lo scorso 4 marzo grazie agli uomini e le donne messe a disposizione da Roma Capitale insieme all’ente Nazionale per il Microcredito, si lavora a pieno regime rispondendo alle esigenze dei romani dalle 9 alle 13. “Un servizio, quello dello sportello fisico, che abbiamo voluto creare – dice Raggi – per dare un punto di riferimento a tutte le persone che inizialmente si affidano al servizio chiamando lo 06.06.06 ma poi possono incontrare i nostri tutor in carne e ossa”. Con il progetto si è voluto valorizzare il capitale umano che costituisce la città, e in questo aspetto l’ex ministro alla Funzione Pubblica dal 2004 al 2006 con Silvio Berlusconi e ora presidente del Enm Mario Baccini è molto chiaro: “Se da una parte c’è l’automatismo del mercato che ha come unico scopo il profitto, dall’altra c’è l’economia sociale di mercato che ha come obiettivo la soddisfazione delle persone“.
NESSUNO LASCIATO INDIETRO
Nessuno sia lasciato indietro con l’uomo che ritorna al centro dell’economia sociale. Questa è la finanza di impatto che hanno in mente in Campdoglio, che cambia la vita alle persone dando gli strumenti per per superare la crisi economica, e che può essere al tempo stesso volano per la ripartenza. “Per questo, – aggiunge Baccini – apprezziamo la sensibilità del sindaco nell’aver sposato i princìpi di un progetto così ambizioso. Noi non guardiamo esclusivamente ai numeri ma alle persone! I numeri sono importanti ma lo sono di più le persone, per cui ogni pratica, colloquio dei cittadini con i tutor del microcredito è al tempo stesso un’azione di educazione finanziaria. Sia chiaro, non un regalo, ma un’azione forte, una politica di sostegno e di solidarietà”. Alla base dell’iniziativa il Campidoglio ha stanziato un fondo da 3 milioni di euro e, sempre in collaborazione con l’Enm, Roma Capitale allestirà una mostra interattiva il 23 luglio prossimo.
L’AFFONDO DI CALENDA
«Gualtieri su Imu risponde come se fosse antani…(è stato Ministro dell’Economia), Michetti parla delle blatte come se fosse un passante, Raggi festeggia 45, dicasi quarantacinque pratiche di microcredito. Noi abbiamo presentato un piano dettagliato sui lavori pubblici. Fine». Così in un tweet il candidato sindaco di Roma Carlo Calenda. E ancora: «Un sindaco che festeggia 45 pratiche di microcredito in una città di quasi tre milioni di abitanti fa solo uno spot elettorale sulla pelle di chi soffre. Se vuoi parlare di politica industriale sono qui. Ricordo che al Mise vennero cento imprese per un confronto con te e neanche ti presentasti». Così Carlo Calenda, candidato sindaco di Roma. «Hai mandato una città fuori controllo. Spazzatura, autobus che si incendiano, degrado. La società addetta alle sepolture, di cui sei azionista unico, non riesce neanche a rispondere alle famiglie. Non parlare di sofferenza – conclude Calenda – Prova a darci un sollievo. Vai a casa, da sola, subito».
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