Il verdetto dopo la denuncia
Mobbing, il Comune di Napoli condannato a risarcire
Una tegola giudiziaria si è abbattuta su Palazzo San Giacomo. Il Tribunale di Napoli ha condannato l‘amministrazione comunale al risarcimento del danno da straining, una particolare forma di mobbing, ritenendo che, per un lungo periodo di tempo, sia stata adottata una condotta mobbizzante nei confronti di un dipendente, malato oncologico. Il dipendente aveva denunciato di aver dovuto subire soprusi e prevaricazioni, «al di là di ogni ragionevole rapporto di subordinazione», ha sostenuto l’avvocato Antonio Chicoli che ha assistito il dipendente. Al termine dell’istruttoria, il giudice ha ritenuto accertato anche il danno biologico patito dal dipendente comunale, condannando il Comune di Napoli a pagare oltre 50mila euro.
La notizia è stata confermata dall’avvocato Antonio Chicoli, responsabile dello sportello anti mobbing e stalking dell’associazione Noiconsumatori guidata dall’avvocato Angelo Pisani. Secondo i legali, la decisione del Tribunale rende giustizia e rappresenta un precedente importante anche per altri lavoratori, un caso che può servire a dare fiducia a chi si ritrova vittima di pressioni e prevaricazioni sui luoghi di lavoro. Certo, fino a quando la sentenza non sarà definitiva occorre coltivare le garanzie a tutela di tutte le parti.
L’avvocato Chicoli, che ha conosciuto le sofferenze del dipendente di Palazzo San Giacomo, ha seguito il caso sin dalla fase stragiudiziale chiedendo anche il trasferimento del dipendente per evitare il peggio e dovendo negli anni prendere atto di condotte reiterate, poi accertate nella sentenza. «Queste meritevoli normative a tutela dei diritti dei lavorativi – hanno affermato gli avvocati Chicoli e Pisani – devono assumere sempre più importanza e attenzione nel mondo della globalizzazione. Siamo sicuri che questa sentenza, possa aprire le porte a nuove azioni a tutela dei lavoratori e dei cittadini, che sono parte delle amministrazioni».
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