Non ce l’ha fatta. Ha salvato tante vite, dato speranza a tanti ragazzi e tra questi anche Manuel Bortuzzo. Agazio Menniti è morto, giovedì scorso, in uno schianto sul Grande Raccordo anulare di Roma. Ma prima di morire è riuscito nel sul ultimo miracolo: il primario di Neurochirurgia dell’ospedale San Camillo, ha infatti salvato un paziente con un’emorragia cerebrale. Per lui non era mai routine, e alla luce di quello che è poi successo giovedì scorso, quell’intervento assume ora un valore particolare. Menniti, 46 anni, è morto in un incidente stradale a pochi chilometri dalla sua abitazione, alla Giustiniana: un’auto ha tamponato la sua moto facendo cadere il primario che, mentre stava cercando di rialzarsi, è stato travolto da una seconda vettura. Un urto che non gli ha lasciato scampo sul quale adesso indaga la Polstrada: i due automobilisti coinvolti sono indagati per omicidio stradale colposo.
“STO ARRIVANDO, ASPETTATEMI PER FARE I COMPITI”

Ad attenderlo a casa c’erano la moglie Annamaria e i due figli, che avrebbe dovuto aiutare a fare i compiti. “Aspettate papà – aveva detto al telefono al più piccolo – dieci minuti e sono a casa. Vi voglio bene”. Agazio non ce l’ha fatta, questa volta, ad arrivare in tempo. La sua vita si è fermata su una delle strade con più alta mortalità in Italia: il Grande Raccordo di Roma vanta questo triste primato.

Manuel Bortuzzo

ENFANT PRODIGE

Quel modo di fare così determinato non era solo conseguenza dell’aver frequentato da ragazzo la Scuola militare della Nunziatella, alla quale aveva fatto seguito la laurea e la specializzazione all’università di Tor Vergata, ma anche dell’aver affrontato «una carriera passo dopo passo, mantenendo sempre umiltà e rispetto nei confronti di chi aveva di fronte: si è saputo ritagliare il suo spazio in un ambiente come quello del San Camillo, che può essere coinvolgente, ma anche escludente», spiega uno dei suoi colleghi storici, Alberto Delitala. Al punto di entrare subito a far parte dell’équipe del San Camillo. La stessa che fra gli altri ha salvato la vita a Manuel Bortuzzo, il nuotatore del giro azzurro ferito a colpi di pistola nel febbraio 2019 a Casal Palocco per uno scambio di persona. Menniti, nato a Guardavalle (Catanzaro), aveva seguito anche l’iter post-operatorio dell’atleta.
IL CORDOGLIO DI BORTUZZO

Oggi, 3 Maggio, giorno del suo ventiduesimo compleanno, Manuel Bortuzzo, promessa del nuoto azzurro, è venuto a conoscenza della scomparsa – a seguito di un incidente d’auto – del Professor Agazio Menniti, il primario di Neurochirurgia del San Camillo che gli salvò la vita a seguito di un ferimento da arma da fuoco a causa di uno scambio di persona. “Io e la mia famiglia siamo vicini alla famiglia del Professor Menniti e ci stringiamo al loro dolore. Non potrò mai dimenticare quanto il Professor Menniti abbia fatto per me e gli sarò grato, sempre. Buon viaggio “doc” e grazie.”

Sofia Unica

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