Cadaveri di bambini e neonati, alcuni dei quali decapitati. E’ l’orrore scoperto nel kibbutz di Kfar Aza, assaltato da Hamas nei giorni scorsi. Qui l’esercito israeliano ha riferito di aver trovato fra le vittime anche una quarantina fra neonati e bambini, alcuni di loro avevano la testa mozzata. A riferirlo è l’emittente i24News. Oggi, a tre giorni dall’assalto, i militari israeliani hanno permesso alla stampa di poter visionare la zona dell’assalto. “Non è una guerra, non è un campo di battaglia, è un massacro”, ha detto alla stampa il generale di Divisione dell’esercito Itai Veruv. “Vedi i bambini, la madre, il padre, nelle loro camere da letto, e come i terroristi li hanno uccisi” ha aggiunto. “E’ un massacro, un atto di terrorismo, qualcosa che non ho mai visto nella mia vita, che hanno visto i nostri nonni nei ‘pogrom’ ma non nella storia attuale” ha concluso.

Orrore inimmaginabile” ha commentato la giornalista dell’emittente nel corso del collegamento. Da ore si susseguono allarmi sui minori sequestrati da Hamas nel corso dell’invasione avvenuta il 7 ottobre scorso e inviti a disattivare le app di TikTok e Instagram dove nelle prossime ore “verranno rilasciati video di ostaggi che implorano per la propria vita“, si legge in un messaggio inviato ai genitori israeliani dalle scuole dei loro figli.

 

In un altro kibbutz (piccole comunità ebraiche egalitarie) i militari di Hamas hanno ucciso “più di 100” persone “a sangue freddo”. E’ accaduto nel kibbutz di Beeri: lo ha reso noto il portavoce dell’ong Zaka, che ha partecipato all’identificazione dei corpi. “I morti sono stati moltissimi, più di 100”, ha raccontato Moti Bukjin. Gli uomini di Hamas “hanno sparato a tutti, hanno ucciso bambini, neonati, anziani: tutti a sangue freddo”.

Diffusa anche la foto della piccola Ariel, una bambina di appena nove mesi, rapita da Hamas e portata a Gaza.

 

Redazione

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