Oltre 20mila firme per l’appello online: “Non è la città dell’Antiscienza”
No Green Pass, a Trieste vietate le proteste in piazza: “Troppi contagi, prevale il diritto alla salute”
Trieste è diventata il simbolo della protesta No green pass. Ma con il passare dei giorni sale la preoccupazione per il numero di contagi salito in maniera esponenziale. “Siamo vicini alla zona gialla. È un momento molto grave in cui non c’è più rispetto delle regole, ora basta. Chiederò il rispetto delle regole e lo farò anche al limite della legge”, ha detto il sindaco Roberto Dipiazza.
Per il prefetto Valerio Valenti è necessario “comprimere” la libertà di manifestare. Ha spiegato che si appresta a firmare un provvedimento col quale “in piazza Unità d’Italia, da sempre considerata a disposizione di tutti, sarà compresso momentaneamente il diritto a manifestare. Non potrà essere teatro di ulteriori manifestazioni fino al 31 dicembre”. “Nel bilanciamento degli interessi per me prevale il diritto alla salute sul diritto a manifestare – ha continuato – Occorre individuare, e lo faremo in una riunione del Comitato di sicurezza pubblica che si terrà oggi, forme che non reprimano questo diritto ma lo comprimano alla luce delle evidenze scientifiche. È un’operazione difficile perché deve essere affiancata da un principio di effettività delle misure messe in campo. Occorre adottare provvedimenti che anticipino gli obblighi che scattano con la zona gialla”. E ha lanciato un appello ai contestatori: “Siete liberi di fare quello che volete, di non vaccianarvi, ma lasciate liberi gli altri”.
Intanto sale a 93 il numero dsei contagiati dal Covid che hanno dichiarato dki aver preso parte alle manifestazioni in piazza. “Sono persone che, al momento del tampone, hanno autodichiarato di avere preso parte a queste manifestazioni tra cui una parte minimale era lì per obblighi di lavoro. Sono per lo più soggetti non vaccinati, che, da quanto si vede nei video, erano senza mascherine, non operavano il distanziamento e sono state a contatto gomito a gomito per molte ore anche in situazioni che favoriscono il contagio, come cantare e urlare”, ha dichiarato a Repubblica Fabio Barbone, a capo della task force del Friuli Venezia Giulia.
“Trieste non è la città dei No Pass e dei No Vax”. È questo l’appello che hanno firmato imprenditori, istituzioni, artisti hanno firmato un appello rilanciato da Il Piccolo che sottolinea che la città è al contrario, “scienza, lavoro, cultura e responsabilità”. Tra i firmatari Riccardo Illy, il presidente del Porto Zeno D’Agostino, il rettore dell’Università Roberto Di Lenarda, il luminare della cardiochirurgia Gianfranco Sinagra, Gabriele Salvatores, Lino Guanciale, Diego Abatantuono, Ariella Reggio. E tanti altri nomi più o meno noti dell’imprenditoria, del commercio, dello spettacolo, del mondo sportivo, della ristorazione: 20mila firme per dire che “la capitale italiana della scienza e della scienza si fida”.
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