Non siamo prossimi alla fine della pandemia, purtroppo. Anzi, il Covid-19 probabilmente resterà tra noi ancora a lungo. A chiarirlo è Andrea Ammon, direttrice del Centro europeo per le malattie Ecdc, che ospite di Rai Radio1 spiega chiaramente che “la pandemia non è finita” e che “non è detto che Omicron sia l’ultima variante che vediamo”.

Per l’esperto dell’Ecdc “se ci sarà un cambiamento di approccio nelle misure saranno i paesi a deciderlo. Attualmente vediamo un’enorme differenza tra le situazioni dei paesi in Europa”.

Quanto all’uso delle mascherine, che da venerdì in Italia non sono più obbligatorie all’aperto, tranne che in situazione di assembramento, secondo Ammon “se si vuole raggiungere una riduzione della contagiosità bisogna mantenerle nei luoghi dove non c’è distanziamento, quindi al chiuso. Poi la mascherina secondo me non è una misura invasiva”.

Due anni di pandemia che, secondo il direttrice del Centro europeo per le malattie, ci ha lasciato dei profondi segni ma anche degli insegnamenti: “Abbiamo imparato molto ma non direi che sappiamo già tutto su questo virus. Spesso ci ha sorpreso in questi 2 anni quindi dobbiamo stare molto attenti. Dobbiamo intensificare la sorveglianza e migliorare il sequenziamento per individuare le varianti del virus il prima possibile”.

L’Europa rossa

Non è un caso se infatti ancora ieri tutta l’Europa restava in rosso scuro, il massimo livello di contagi e rischio per il Covid, nella mappa aggiornata dal Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie.

Nessuna variazione dunque rispetto al quadro di una settimana fa, segno che il virus è ancora forte e presente nel Vecchio Continente. 

Negli ultimi aggiornamenti la mappa viene ponderata non solo per la diffusione del virus e l’incidenza dei casi positivi sui test, ma anche in base alla penetrazione dei vaccini.

Redazione

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