Dall’inizio della pandemia di Coronavirus, iniziata ormai due anni fa, un italiano su sei ha contratto il virus. Lo dicono i numeri fornito oggi dal Ministero della Salute: sono infatti 10.089.429 i guariti all’11 febbraio, mentre i contagiati sono 11.991.109 e gli attualmente positivi al Covid-19 sono 1.751.125, in calo di 62.149 nelle ultime 24 ore.

Nel bollettino odierno si registrano invece 67.152 nuovi casi di coronavirus a fronte di 663.786 tamponi effettuati, con un tasso di positività che si attesta al 10,1%, in calo di un punto in confronto al dato di giovedì 10 febbraio. 

I morti odierni sono stati 334, che portano il totale dei decessi dall’inizio della pandemia a 150.555. Guarite 129.293 persone. Calano terapie intensive (-57) e ricoveri ordinari (-530).

Sono invece 1.265 i pazienti ricoverati attualmente in terapia intensiva con 100 ingressi giornalieri. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 16.824.

Quanto ai ‘colori’ delle Regioni, da lunedì 14 febbraio la Sicilia passa dall’arancione al giallo mentre il Molise da zona bianca diventa gialla. 

L’analisi di Brusaferro

Commentando i dati del monitoraggio settimanale, il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro ha spiegato che nel Paese la curva “continua a rallentare e siamo in una fase di chiara decrescita della pandemia ormai da alcune settimane, in quasi tutte le Regioni”.

Frenata che, aggiunge Brusaferro, ”tutte le fasce d’età” anche se “i più giovani restano interessati da una maggiore circolazione del virus”. 

Ma è ancora troppo presto per esultare. Malgrado infatti la decrescita dell’incidenza, nella trasmissibilità e nel numero dei ricoveri, “rimane comunque un forte impatto sui servizi territoriali e assistenziali”, ha aggiunto il numero uno dell’ISS. Per questo “è necessario continuare con il rigoroso rispetto delle misure comportamentali individuali e collettive”, ha ribadito Brusaferro, raccomandando “il completamento dei cicli di vaccinazione e il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo”.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.