Il Parlamento si riunisce: Camera dei deputati e Senato della Repubblica sono convocati oggi, giovedì 13 ottobre per eleggere i nuovi Presidenti delle aule. È il primo atto formale dell’avvio della XIX legislatura, il primo step politico per la coalizione di centrodestra che trainato da Fratelli d’Italia alle elezioni politiche del 25 settembre ha ottenuto una vittoria netta. Il primo passaggio istituzionale rilevante è l’elezione dei Presidenti di Camera e Senato: primi passi per procedere con le consultazioni che porteranno alla formazione del governo.

La senatrice a vita Liliana Segre e il vicepresidente della Camera Ettore Rosato, Italia Viva, dirigeranno oggi i lavori della prima seduta dei due rami del Parlamento. I rispettivi presidenti procederanno alla proclamazione degli eletti: 400 alla Camera, con il centrodestra forte di una maggioranza di almeno 235 parlamentari; 200 al Senato con una maggioranza del centrodestra di 115 onorevoli. È la prima volta che si insedia un Parlamento stralciato dal referendum sul numero di parlamentari dell’anno scorso, ridotto dal numero di 630 deputati e 315 senatori.

L’aula di Montecitorio è convocata alle 10: dopo la costituzione dell’Ufficio provvisorio di Presidenza, la costituzione della Giunta delle elezioni provvisoria e quindi la proclamazione dei deputati eletti, prenderà il via la votazione per eleggere il successore di Roberto Fico. Lo scrutinio è segreto, si procede a chiamata per nome con schede per l’indicazione scritta, catafalchi per la riservatezza degli elettori, spoglio pubblico in aula. Alla prima votazione è necessaria una maggioranza dei due terzi degli eletti (267 su 400), alla seconda e alla terza dei due terzi dei presenti, dalla quarta in poi la maggioranza assoluta di 201 voti.

Il Senato è convocato alle 10:30. Per l’elezione del Presidente sarà necessaria la maggioranza assoluta dei voti dei componenti, 104 su 206 compresi i senatori a vita, nei primi due scrutini. Successivamente si procede al terzo con la maggioranza assoluta dei presenti. Se l’indicazione non dovesse arrivare neanche così so procederebbe con un ballottaggio tra i due candidati più votati. Successivamente si procederà alla costituzione dei gruppi parlamentari con deputati e senatori che comunicheranno ai rispettivi presidenti a quale gruppo intendono iscriversi. La procedura dovrebbe essere espletata tra sabato e domenica. L’ultimo atto formale, prima delle consultazioni, sarà la convocazione dei gruppi per procedere con l’elezione dei capigruppo che con i leader di partito saliranno al Quirinale nelle consultazioni. L’elezione di questi dovrebbe tenersi tra domenica 16 e lunedì 17 in mattinata.

Stando ai retroscena sulle trattative degli ultimi giorni i nomi più accreditati per le Presidenze delle aule sono Riccardo Molinari alla Camera e Ignazio La Russa al Senato. Il centrodestra, con 115 eletti, potrebbe centrare la scelta della Presidenza già nella giornata di oggi. Dopo le elezioni dei Presidenti cominceranno le trattative per la nascita del governo. Il Presidente della Repubblica potrebbe far partire le consultazioni già mercoledì 19 ottobre.

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