Il nuovo governo “più politico di sempre”, così come lo ha definito Giorgia Meloni, dovrebbe nascere nelle prossime ore ed entrare in carica “entro 15 giorni al massimo” annuncia Matteo Salvini, leader della Lega, tra i più attivi in questi giorni di riunioni e confronti nel centrodestra nonostante la mazzata elettorale che non gli ha impedito di restare alla guida del Carroccio.

L’ex ministro dell’Interno ci tiene a ricordare il suo passato al Viminale “con buoni risultati a detta di tanti, e quindi sarei pronto a tornare domani a fare il ministro dell’Interno, non avrei problemi a tornare a farlo” ma “non ho ambizioni personali” perché “per me il destino personale viene dopo il gioco di squadra e l’interesse nazionale”.

Parole pronunciate su TikTok dove Salvini ha confermato l’incontro di oggi, a Roma, con Meloni e Berlusconi per ultimare la squadra di governo che verrà poi ufficializzata nei prossimi giorni. Intanto giovedì 13 ottobre “probabilmente verrà eletto il presidente del Senato e venerdì quello della Camera” annuncia il leader della Lega che poi ricostruisce le prossime tappe prima di ritornare al governo dopo il Conte I e l’esecutivo guidato da Draghi. “La settimana prossima cominceranno le consultazioni col presidente della Repubblica e alla fine di queste consultazioni, ipoteticamente fra una decina di giorni, ci sarà il mandato al presidente del Consiglio incaricato, probabilmente Giorgia Meloni perché questo hanno deciso gli italiani stravotando il centrodestra. Poi nell’arco di pochi giorni ci sarà la presentazione dei nuovi ministri, il giuramento al Quirinale, e quindi il nuovo governo parte”.

Ma ad oggi è ancora rebus sui presidenti da eleggere alle Camere e sulle figure che andranno a completare il consiglio dei Ministri che sarà guidato da Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia ha ribadito che quello che verrà sarà “il governo più politico di sempre” ma sono ancora diverse le trattative in corso.

Per palazzo Madama il favorito sembrerebbe essere Ignazio La Russa di Fdi mentre a Montecitorio prende quota il leghista Riccardo Molinari, che sponsorizzava il collega di partito Roberto Calderoli alla guida del Senato. “E’ un gioco delle parti, ognuno tiene la sua posizione, ma poi l’accordo si trova, La Russa succede alla Casellati e Molinari a Fico”, è la lettura di esponenti di Fdi che mostrano sicurezza, secondo quanto ricostruito dall’Adnkronos.

 

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