È ancora alta la tensione tra alleati del governo di centrodestra, anche se non ancora formalmente insediato. Le scintille sono quelle tra Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni: il presidente di Forza Italia usa i social per mandare un chiaro messaggio di avvertimento alla premier in pectore sulla partita del ‘totoministri’.
Una questione spinosa per la leader di Fratelli d’Italia, che deve fare i conti con le rivendicazioni degli alleati di Forza Italia e Lega: i primi, visti i numeri del Senato, si considerano architrave della coalizione; i secondi, in particolare il segretario Matteo Salvini, dopo il brutto risultato emerso dal voto del 25 settembre devono ‘alzare i toni’ per tenere in piedi il partito.
Così oggi è arrivato l’affondo, l’ennesimo, sulle poltrone. “Posso dire due cose, in astratto, sul piano metodologico. La prima è che a differenza di quanto si legge, non esistono, non possono esistere, fra partiti alleati, veti o pregiudiziali verso qualcuno. Se questo accadesse, ma non è il caso nostro, non lo potremmo mai accettare”, scrive infatti Berlusconi su Facebook, in un messaggio che ha un nome nascosto.
È quello di Licia Ronzulli, fedelissima del Cavaliere che vorrebbe in un ruolo di primo piano nel prossimo esecutivo assieme ad Antonio Tajani. Proposta che vede scettica, per usare un eufemismo, Giorgia Meloni: i rapporti tra le due sono ai minimi termini e la prossima ‘inquilina’ di Palazzo Chigi non è disposta a cedere una poltrona di livello alla Ronzulli.
Rumors raccolti dal Corriere della Sera evidenziano come in Forza Italia il clima stia diventando ormai di palese ostilità: Ronzulli avrebbe suggerito a Berlusconi di chiedere per sé stesso il ministero degli Esteri, o, in alternativa, il ministero dell’Economia o il Mise, lo Sviluppo Economico.
Atteggiamento che in ogni caso non pare scalfire la Meloni, che oggi ha ribadito il suo messaggio nel corso dell’assemblea degli eletti del partito, riuniti questa mattina a Roma. “L’ho detto agli alleati e lo dico anche a voi che siete la squadra di Fratelli d’Italia in Parlamento: puntiamo a dar vita a un governo autorevole e di altissimo livello, che parta dalle competenze. Puntiamo a dare a questa nazione il governo più autorevole possibile. Non c’è spazio per questioni secondarie rispetto a questo obiettivo”, sono state le parole della Meloni ai suoi ma indirizzate soprattutto agli alleati.
Nel suo discorso agli eletti Meloni ha poi spiegato che “se e quando il presidente della Repubblica dovesse affidarci l’incarico, puntiamo ad essere pronti e il più veloci possibile, anche nella formazione del governo. Lavoreremo per procedere spediti partendo dalle urgenze dell’Italia, come il caro bollette, l’approvvigionamento energetico e la legge di bilancio. Perché il nostro obiettivo è correre, perché non possiamo e non vogliamo perdere tempo. Tutto quello che faremo sarà per difendere gli italiani e non saremo mai disposti a fare scelte che vadano contro l’interesse nazionale“.
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