Si è conclusa la riunione tra Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. I leader si sono confrontati sulle prossime scadenze istituzionali e sulla necessità di avere un governo forte e capace di rispondere alle urgenze del Paese, a partire dall’emergenza dovuta ai costi dell’energia. “Sono stati fatti importanti passi avanti in questa direzione ed è volontà comune del centrodestra procedere più speditamente possibile lungo la strada per la formazione dell’esecutivo”, recita una nota del centrodestra al termine del vertice dei leader ad Arcore. Intanto a Roma si è svolta la manifestazione Cgil a un anno dall’assalto alla sede nazionale.

Dopo l’incontro ad Arcore la Lega ha fatto sapere di aver chiara la propria squadra di governo e di essere pronta, ai massimi livelli. “Le priorità del partito di Matteo Salvini sono la difesa degli stipendi, delle pensioni e del lavoro degli italiani, partendo da un Decreto ferma-bollette che, visti i ritardi europei, non può più essere rinviato”. Così fonti della Lega dopo il vertice di Arcore.
Poco prima delle 14 a Roma è partita la manifestazione della Cgil. “Un anno fa da questa piazza ci fu chi invitò ad assaltare la Cgil, sfruttando il malessere sociale e la rabbia pensando che la risposta fosse attaccare la Cgil e il lavoro. Questo si chiama in un solo modo: quando si fa della politica si assume la violenza e si assume come obiettivo l’attacco ai lavoratori questi si chiama fascismo ed è quello che dobbiamo combattere”. Così il leader della Cgil Maurizio Landini, dal palco di piazza del Popolo a Roma. “Il fascismo 100 anni fa nel nostro Paese partì proprio assaltando e bruciando le camere del lavoro fino a mettere in discussione il diritto sciopero e poi il diritto di voto. Quello che sta succedendo in Italia, in Europa e nel mondo è proprio il risorgere di questa cultura violenza”, afferma il segretario generale. “Non abbiamo bisogno di uomini soli al comando. Abbiamo già pagato abbastanza in questi anni, sia da chi diceva di essere di destra sia da chi diceva di essere di sinistra”, ha aggiunto Landini in piazza del Popolo a Roma. Il segretario generale Maurizio Landini, si è detto preoccupato per la “sottovalutazione dei rischi della guerra nucleare”.
Intorno alle 17 fa capolino in piazza anche Giuseppe Conte. “Nel rispetto dei ruoli e delle diverse funzioni la nostra agenda sociale ha molti temi in comune con quelli della Cgil. Quando si tratta di condurre battaglie contro le buste paga da fame, il precariato selvaggio, quindi restituire dignita’ al lavoro, noi siamo in prima fila. Il M5S c’e’ e ci sara’ sempre”. Cosi’ Giuseppe Conte, dalla piazza della Cgil al termine delle conclusioni di Maurizio Landini. Il leader e’ arrivato a piazza del Popolo durante l’intervento del segretario della Cgil, accompagnato dai deputati M5S Ricciardi, Baldino, Silvestri e Sportiello. Decine i militanti che lo hanno avvicinato per chiedere un selfie o scambiare una battuta. Anche Fratoianni, leader di Avs, lo ha raggiunto per un rapido saluto. A fine comizio, il presidente M5S ha rilasciato le dichiarazioni ai cronisti prima di stringere la mano al segretario della Cgil.

Nelle ore prima della manifestazione un post su Instagram di Giorgia Meloni ha acceso la polemica. “Stiamo vivendo un paradosso in cui la sinistra – attualmente al Governo – scende in piazza contro ‘le politiche del Governo Meloni’ non ancora formato. Comprendo la voglia di protestare dopo anni di Esecutivi inconcludenti che ci hanno condotto nell’attuale disastrosa situazione, ma il nostro obiettivo sarà restituire futuro, visione e grandezza all’Italia. A breve volteremo finalmente pagina”, ha scritto.

 

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Secca la risposta di Susanna Camusso, tra i manifestanti: “La leader di Fdi pensi a dare risposte”, ha detto la ex segretaria generale della Cgil e ora esponente del Pd. Anche il ministro del Lavoro uscente, Andrea Orlando, interviene durante il corteo: “Oggi la Cgil chiede solo di proseguire un metodo che è quello che caratterizza tutte le democrazie europee, quello del dialogo sociale e del confronto col mondo del lavoro”. Dopo le polemiche Fratelli d’Italia spiega però che c’è stato un fraintendimento: “Si precisa che non c’è alcuna relazione tra il post pubblicato questa mattina su Facebook da Giorgia Meloni e la manifestazione della Cgil di oggi a Roma, che a quanto risulta non è stata organizzata per protestare contro Meloni. ll post del presidente di FdI si riferisce, infatti, alle manifestazioni organizzate nei giorni scorsi in varie città italiane, in cui tra le altre cose sono state bruciate in piazza delle immagini di Meloni”. Lo precisa in una nota l’ufficio stampa di Fratelli d’Italia.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.