Il primo volo in arrivo dalla Cina a Roma dopo l’entrata in vigore dell’obbligatorietà dei tamponi antigenici per tutti i passeggeri provenienti dal Paese asiatico e in transito in Italia è atterrato allo Scalo di Fiumicino questa mattina alle 5:44. L’aereo della compagnia Hainan Airlines arrivava da Chongqing. La stretta del ministero era arrivata ieri, alla luce dell’ondata di nuovi contagi da covid-19 che ha travolto la Cina dopo la fine della cosiddetta strategia Zero covid adottata dalle autorità di Pechino dall’esplosione della pandemia.

“Ho disposto, con ordinanza, tamponi antigenici Covid-19 obbligatori, e relativo sequenziamento del virus, per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia. La misura si rende indispensabile per garantire la sorveglianza e l’individuazione di eventuali varianti del virus al fine di tutelare la popolazione italiana”, aveva dichiarato ieri il ministro Orazio Schillaci. La misura segue a quelle prese dal Giappone, India, Corea del Sud, Hong Kong, Taiwan e Thailandia. Anche gli Stati Uniti chiederanno il test covid negativo a tutti i viaggiatori perché “Pechino non sta condividendo abbastanza informazioni sull’aumento dei casi di coronavirus nel Paese”.

I test a Roma si stanno svolgendo sotto la supervisione dell’Istituto Spallanzani e con il supporto delle USCAR Regionali in un’area dedicata e non accessibile a persone non autorizzate. I passeggeri positivi saranno isolati in apposite strutture sanitarie ad hoc ancora attive. Quasi un passeggero su due, tra quelli atterrati il 26 dicembre a Malpensa a bordo di due voli sono risultati positivi dopo il tampone non obbligatorio predisposto dalla Regione Lombardia. “Sul primo volo – ha spiegato l’assessore di Regione Lombardia al Welfare, Guido Bertolaso – su 92 passeggeri sono 35 (il 38%) i positivi. Nel secondo, su 120 passeggeri, 62 (il 52%) sono positivi”.

A metà pomeriggio è previsto un altro volo in arrivo a Fiumicino da Hangzhou e in serata un terzo volo da Wenzhou. La Commissione Europea ha convocato il Comitato per la Sicurezza Sanitaria questa mattina per discutere le misure e un eventuale approccio coordinato. Schillaci invece riferirà oggi pomeriggio in Senato. “È fondamentale, nel caso di un tampone positivo, poi sequenziarlo e vedere quali sono le varianti presenti. Noi siamo molto tranquilli, speriamo che le varianti siano già presenti sul territorio nazionale”.

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