Se l’anno scorso di questi tempi l’Italia viveva un picco massimo di contagi covid, quest’anno invece il picco è dei virus influenzali. Tanti italiani, adulti e soprattutto bambini, sono a letto con febbre, raffreddore e tosse. Influenza, Rsv, scarlattina, virus sinciziale, adenovirus e altri patogeni sono le infezioni che stanno piegando gli italiani. Un picco che non si era mai registrato, così in anticipo, nemmeno nell’era pre covid. Mentre i casi Covid non stanno aumentando esponenzialmente come è successo l’anno scorso nel periodo natalizio, almeno per il momento, a preoccupare sono le infezioni da altri virus. Cosa sta succedendo?

Gli scienziati hanno parlato di “liberi tutti” dei virus. Un fenomeno a cui si assiste solitamente nei mesi invernali. Ma nel 2020-21 si è parlato solo di covid, mai di influenza stagionale. Questo perché le misure di contenimento e l’obbligo di indossare la mascherina avevano di fatto impedito il contatto con i virus come abitualmente succede semplicemente stando in luoghi affollati. A questo si aggiunge l’isolamento, le zone rosse e il divieto di assembramento che hanno reso più difficile il contagio.

Nel primo inverno dopo due anni in cui non sono previste restrizioni i virus tradizionali hanno ripreso il loro percorso come prima del 2019 quando scoprimmo la parola Coronavirus. A questo si aggiunge che la mancata esposizione ai virus nel 2020-2021 ha reso le persone più vulnerabili nell’anno seguente. Come spiegato da Repubblica, se un anno prendiamo il raffreddore, è poco probabile che ci ammaleremo anche l’anno dopo. È invece probabile che ci ammaleremo di nuovo di raffreddore dopo due anni.

Alcuni esperti ipotizzano che la mancata esposizione ai patogeni può aver cedrato un ‘debito immunitario’, cioè l’indebolimento del sistema immunitario, soprattutto nei bambini. Tendenzialmente, il sistema immunitario viene “allenato” quando si prendono le infezioni e si fortifica contro nuove infezioni o comunque in seguito ad un’infezione si crea un’immunità che per alcuni patogeni è temporanea. Questo è il vantaggio dei vaccini che creano immunità senza danneggiare l’organismo. Dall’analisi della situazione emerge l’importanza di un sistema di vaccinazione completo, dove adulti e bambini vengano vaccinati periodicamente contro i patogeni respiratori per evitare ondate di contagio violente che obblighino milioni di cittadini a letto, o peggio in ospedale.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.