Un ribaltone che nel campo del centrodestra attendevano dal 1995, con ben 25 anni di giunte a guida centrosinistra. Ma il 20 e 21 settembre alla guida della Marche, secondo il sondaggio Ipsos commissionato dal Corriere della Sera, dovrebbe esserci Francesco Acquaroli, l’esponente di Fratelli d’Italia già in corsa 5 anni fa, quando la coalizione di centrodestra si presentò al voto divisa.

Nel sondaggio realizzato dall’istituto di Nando Pagnoncelli il centrodestra è dato in vantaggio di 13 punti sul centrosinistra a guida Pd che ha candidato Maurizio Mangialardi, esponente Dem, sindaco di Senigallia e presidente di Anci Marche. Terzo, staccatissimo dai primi due, il grillino Gian Mario Mercorelli, che fino all’ultimo ha tenuto duro rifiutando l’auspicato accordo chiesto dal premier Giuseppe Conte e dai vertici pentastellati per una candidatura unitaria col Pd.

Guardando ai numeri Acquaroli arriverebbe al 49%, con Mangialardi al 35,8% e Mercorelli al 10,1%, lasciando le briciole agli altri candidati. Passando ad esaminare il voto di lista (nelle Marche il voto disgiunto tra partito e candidato non è consentito, ndr) va segnalato che la Lega sarebbe il primo partito col 25% (aveva il 38% alle europee del 2019, il 13% alle regionali del 2015), seguita dal Partito Democratico al 19% (era al 22,3% alle europee e al 35,1% alle scorse regionali). Numeri importanti per Fratelli d’Italia, partito di Acquaroli, che otterrebbe il 16,7% (in forte aumento rispetto al 5,8% delle europee e al 6,5% delle regionali). Male invece il Movimento 5 Stelle, che perde 8 punti rispetto a europee e regionali attestandosi al 10%, come la lista Mangialardi Presidente.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia