Da una parte l’invito alla massima prudenza, al rispetto delle ordinanze e delle misure anti-Covid, dall’altra un “messaggio di sicurezza” ai cittadini. È un Vincenzo De Luca dai due volti quello che nel corso della ‘consueta’ diretta sui social network del venerdì annuncia che nelle ultime 24 ore sono stati 183 i contagi in Campania, mai così tanti dal 2 aprile scorso. I positivi registrati oggi sono 85 nella Asl Napoli 1, 37 nella Napoli 2, 13 nella Napoli 3, 27 nell’Asl di Salerno, anche per l’individuazione di un focolaio in una azienda agricola della Piana del Sele.  “I numeri sono questi perchè stiamo verificando i contatti di tutti i contagiati dei gironi scorsi per evitare numeri drammatici tra due mesi”, sottolinea il governatore campano.

MASCHERINE E SICUREZZA – Per De Luca però la situazione è “paradossale” perché mentre in Campania c’è una ordinanza per rendere obbligatoria quarantena il 12 agosto, “nel Nord non vi è nessun obbligo né di quarantena, né tampone, né isolamento. A me pare francamente sconcertante. Pensiamo a noi”. Sul rispetto delle misure di sicurezza De Luca però è particolarmente duro, scagliandosi contro chi non indossa la mascherina dopo le 18 in situazioni di assembramento per “assenza totale di ruolo delle forze dell’ordine”. “”Le ordinanze non hanno nessun valore se non c’è sistema di controllo su rispetto di queste. Senza controlli è meglio non farle. Meglio più controlli sui luoghi di assembramento, come discoteche e locali. Toglie credibilità allo Stato e incoraggia chi non vuole rispettare le regole”, ha aggiunto De Luca.

LA RIAPERTURA DELLE SCUOLE – Il tema caldo è ovviamente quello della riapertura delle scuole, prevista il 14 settembre e osteggiato dall’Anci Campania, l’associazione che riunisce i sindaci, che hanno chiesto alla ministra Azzolina e allo stesso De Luca di rinviare il tutto al 24, dopo le elezioni regionali. Ai sindaci il presidente campano risponde chiarendo che l’ipotesi sarà valutata “in maniera definitiva da qui a una settimana, quando avremo certezze sui nodi che segnaliamo: screening sul personale scolastico, misurazione delle temperature, aule disponibili, trasporto scolastico”. Problemi che per De Luca vanno affrontati e in tempo utile – ha aggiunto – altrimenti facciamo un disastro. Non lo dico per cattiveria, ma per questioni di merito che vanno risolte. Siamo l’unica Regione in Italia che ha detto al Governo che sono degli irresponsabili a fissare l’apertura delle scuole il 14 e le elezioni il 20 settembre. Ma ora dobbiamo risolvere il problema, lasciamo perdere il passato”.
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I TERMOSCANNER – Per le modalità di riapertura delle scuole De Luca annuncia quindi che la Regione sta acquistando “1.500 misuratori di temperatura e termoscanner che intendiamo dare gratuitamente alle scuole” perché è “irrealistico imporre temperatura a famiglie. Possiamo davvero delegare quest’onere alle famiglie? Sarebbe bello ma la realtà ci dice che per una parte ampia non sarà così”.

TEST SIEROLOGI AGLI INSEGNANTI – Chiaro anche il discorso sui test sierologici per il personale scolastico. Il governatore annuncia infatti la verifica tra una settimana sulla percentuale di chi non ha fatto i test: “Non si può aprire la scuola se è elevata la percentuale di chi non abbia fatto i tamponi. Mi appello a insegnati e operatori scolastici che per mesi hanno fatto un lavoro certosino: fate i controlli sierologici e poi, se serve, i tamponi. In Campania sono 200mila: se il 10 per cento è positivo, sono 20 mila persone: capiamo che sono numeri importanti. Il personale deve essere controllato nell’interesse di tutti”.

IL TRASPORTO SCOLASTICO – Dal presidente campano anche la proposta al governo nazionale sul trasporto scolastico, per autorizzare e attribuire le risorse economiche conseguenti “le aziende di trasporto a fare anche degli accordi con il trasporto privato: Ncc, chi ha gestito i pullman con i quali si facevano le gite scolastiche, per aumentare il numero dei mezzi per il trasporto scolastico”.

LO SCONTRO CON SALVINI – Pur senza mai nominarlo, De Luca apre anche un fronte di polemica col segretario della Lega Matteo Salvini, in questi giorni in tour elettorale in Campania per Stefano Caldoro. Riferendosi all’ex ministro il governatore parla di una “visita di una comitiva di sfaccendati che è andata in giro per la Campania a fare un po’ di demagogia”. Sul tentativo di Salvini di visitare il centro Covid dell’ospedale di Salerno, non autorizzata dal direttore generale dell’ospedale, De Luca ironizza: “Li hanno scambiati per profughi afgani, poi più si avvicinavano e più sembravano parcheggiatori abusivi, venditori di cocco. Quello della portineria, avendo visto che erano esponenti politici, ha chiesto al leader dei venditori di cocco cosa volessero. Quello in testa aveva un catenone al collo e una croce di legno, li hanno scambiati per gli assistenti spirituali che il Governo voleva mandare due mesi fa”.

Tornando serio De Luca ha sottolineato che “nessuno, di nessun partito, deve mettere piede dentro gli ospedali. Mi auguro che nelle prossime giornate si convincano che almeno gli ospedali sono luoghi da rispettare, perché c’è gente che soffre. Oggi non viene consentito neanche ai familiari in alcuni casi di andarsene a passeggio, figuriamoci ai politicanti”.

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