Pochi giorni fa aveva aperto al dialogo con il Pd di Elly Schlein, oggi Matteo Renzi parla dello scenario francese post elezioni, di Macron ma anche – ancora – del futuro dell’area centrista italiana.

Renzi e la scommessa di Macron

Sul voto in Francia, Renzi – dalle pagine de il Foglio – ha sottolineato come l’azzardo del presidente francese abbia funzionato, anche se “Macron non aveva alternativa, checché ne dicano gli analisti nostrani alla Travaglio“. “Macron ha fatto politica pragmatica. Dividersi per antipatia personale come ha fatto Azione è l’esatto opposto: infantilismo ideologico. La frase più bella di questa campagna elettorale l’ha detta Glucksmann, un socialista: Comportiamoci da adulti. Spero che inizino a farlo tutti, di fronte al governo Meloni” ha aggiunto il leader di Italia Viva riportando la discussione nel campo italiano.

Renzi, il passato Terzo polo e le colpe di Calenda

Renzi torna su quanto successo al Terzo Polo, ritornando sulla discussione ormai trita e ritrita di chi abbia più colpe per il suo fallimento: “Però dire che hanno sbagliato tutti allo stesso modo è un ragionamento da populisti. È Calenda che ha scientificamente cercato di distruggere quest’area perché immaginava di interpretarla da solo. Io ho preso 210mila voti, lui 90mila. Qualcosa vorrà pur dire”, protesta Renzi.

Per l’ex premier la colpa di Calenda è “il fortissimo indebolimento di un autonomo centro riformista“. Poi spazio al futuro: “Ora è essenziale tenere aperta la discussione: c’è chi – come Marattin, è pronto a sfidare Calenda nelle primarie, c’è chi crede ancora nelle potenzialità di un terzo polo sotto terzo nome, da individuare con le primarie come ha proposto la Fondazione Einaudi, e c’è chi invece intravede una nuova Margherita”.

Renzi diviso tra Margherita e nuovo polo autonomo

Renzi non si sbilancia, soprattutto dopo che gli si chiede se sia pronto ad allearsi con Nicola Fratoianni. “Non ci casco. Sono stanco di essere costantemente accusato di pilotare tutto: proprio per questo certo di tenere il dibattito ampio, tenendo le mie idee per me. Quando arriverà il momento mi esprimerò. Senza elementi personali ostativi da parte mia, sia chiaro” dice il leader di Iv. “Andare col centrosinistra significa un accordo che va dai centristi ad Avs e al M5s: Schlein non mette e non accetta veti. L’ipotesi del polo autonomo ha altrettanto bisogno di eliminarli: la politica si fa coi voti”, conclude Renzi.

Redazione

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