Nel fine settimana un problema di salute va purtroppo risolto in ospedale. La carenza di personale giustifica la chiusura dei Distretti nei week end, ma in quelle strutture l’assunzione di diversi specialisti ambulatoriali ha permesso alla sanità campana di superare il problema di sotto organico anche facendo lavorare questi specialisti in più ambulatori. I distretti sono stati imitati dai manager delle aziende ospedaliere che assumendo altri specialisti ambulatoriali hanno coperto i turni. I contratti degli specialisti ambulatoriali sono ad orario, diversi rispetto a quelli dei colleghi ospedalieri, un dettaglio che rende complicata l’apertura dei distretti nel fine settimana.

Problema su cui riflettere per procedere con una riorganizzazione globale del sistema. Per mesi i medici e i pediatri di famiglia hanno seguito corsi di specializzazione e oggi si preparano a lavorare in cooperativa, ossia in studi che vedono la collaborazione di più camici bianchi e garantiscono coperture quotidiane fino alle 20.

La Regione ha ufficializzato l’accordo sul Burc, mette a loro disposizione milioni di euro ma il sistema informatico – il Cloud – che dovrebbe consentire ai vari specialisti di essere in contatto con i colleghi e con i Distretti non è ancora operativo. Mancano inoltre ecografi, spirometri, apparecchi per gli elettrocardiogrammi. Belle idee e buona volontà. In sanità tra un taglio lineare e l’altro anche il Territorio – indispensabile per evitare lunghe attese nei pronto soccorso e file di barelle nelle corsie di ospedale – aspetta. Speriamo per poco