“Siamo cinque ambulanze ferme dalle 20.30. All’interno ci sono i pazienti che non siamo riusciti a sbarrellare. Il motivo? Il medico non c’è, ha visto tutte queste ambulanze e si è fatto refertare, non è operativo”. E’ la sintesi di un video, girato probabilmente da un operatore la sera di martedì 10 marzo, che denuncia la ‘grave’ situazione che si è venuta a creare all’esterno del pronto soccorso infettivologo dell’ospedale Cotugno di Napoli, centro di riferimento regionale per l’emergenza coronavirus.

Un video allarmistico che ha fatto rapidamente il giro dei social provocando indignazione e sgomento tra i cittadini in giorni di forte agitazione. Peccato però che l’autore del filmato probabilmente (almeno si spera) non era a conoscenza di quello che era accaduto poco prima all’interno del presidio ospedaliero, quando un medico e un infermiere sono stati aggrediti da un paziente, stanco di aspettare la fila per effettuare il tampone per il covid-19. Quest’ultimo ha pensato bene di sputare in faccia ai due professionisti.

Ho perso un medico e un infermiere validissimi che adesso devono state in isolamento e non possono dare, come hanno fatto finora il loro prezioso contributo. Sputare addosso a una persona quando si hanno, in un momento come questo, sintomatologie e febbre, equivale a sparare, non c’è differenza” ha commentato il direttore generale dell’ospedale Cotugno di Napoli Maurizio Di Mauro.

Dopo l’aggressione, infatti, la dottoressa e l’infermiere sono finiti in isolamento. Va inoltre chiarito che le tendo-strutture presenti all’esterno del Cotugno sono operative dalle 8 del mattino alle 20. La sera e la notte i casi sospetti di coronavirus vengono assistiti all’interno del pronto soccorso infettivologo e questo richiede il rispetto di un protocollo, come quello di sanificare ogni volta gli ambienti che hanno ospitato i pazienti, che allunga i tempi di attesa.

L’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, nella sua denuncia, parla di vero e proprio terrorismo: “Questo essere ignobile, potenzialmente positivo al Coronavirus, ha sputato in faccia a due sanitari in ambiente ospedaliero mettendo a repentaglio diverse vite umane presenti al momento all’interno dei locali! Oltre alla aggressione ci sarebbe l’articolo 452 del codice penale, ovvero delitti colposi contro la salute pubblica. Attendiamo il risultato de tampone dell’untore!”.

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.