È stato operato il bambino i cui genitori avevano chiesto “solo trasfusioni di sangue da No Vax” per l’intervento che doveva affrontare. Il caso, esploso a Bologna, al Policlinico Sant’Orsola, era diventato mediatico a livello nazionale, ed era stato riportato per primo da Il Resto del Carlino. Il piccolo, due anni, figlio di una coppia residente nel Modenese, necessitava di un’operazione al cuore. La famiglia, per motivi a quanto era emerso religiosi, aveva però rallentato tutto.

L’operazione guidato dall’equipe guidata da Gaetano Gargiulo è andata bene. L’iter era stato fermato in attesa di riordinare tutti i passaggi, anche legali, per intervenire. C’era voluto un doppio via libera da parte dei tribunali per procedere. Il policlinico Sant’Orsola di Bologna si era rivolto a giudice tutelare del Tribunale di Modena e aveva ricevuto il via libera.

Il giudice Alberto Rovatti aveva ritenuto ci fossero tutte le garanzie sull’assoluta sicurezza nel sangue fornito dall’ospedale, “qualunque sia la sua provenienza”. Il Tribunale per i minorenni di Bologna aveva sospeso invece provvisoriamente la potestà genitoriale ai genitori. I magistrati hanno nominato tutore il servizio sociale competente per territorio, mentre la direttrice del policlinico bolognese, Giulia Gibertoni, è stata nominata curatrice speciale.

La famiglia aveva persino lanciato un appello su Telegram per reclutare volontari No Vax. Richiesta che aveva trovato riscontri. La coppia aveva anche presentato la lista dei candidati ‘idonei’ all’ospedale. I familiari avevano rilasciato un’intervista al quotidiano La Verità nella quale ribadivano le loro ragioni. Il padre del bambino in particolare aveva motivato ancora una volta il suo ‘no’ alle trasfusioni di sangue da persone vaccinate legandole a “motivi religiosi”, oltre a presunti rischi di trasmissione di frammenti di proteina Spike.

Dopo il via libera del Tribunale i tempi per l’operazione erano stati annunciati come strettissimi. Per il direttore, Vincenzo De Angelis, la richiesta di avere sangue da non vaccinati “è assurda, priva di fondamento scientifico. La scelta del sangue – aveva sottolineato all’Ansa – è legata a precisi criteri di compatibilità e non a capricci. Usare quello di persone non vaccinate non ha alcun fondamento scientifico perché con la trasfusione non si ‘trasmette’ il vaccino”.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.