La bruciante sconfitta della lista “Stati Uniti d’Europa rischia di cancellare il tema del federalismo europeo dall’agenda politica italiana. Ma senza Europa politica (soprattutto se Trump dovesse vincere le elezioni), il nostro futuro immediato rischia di essere sempre più in balia di Russia, Cina ed Iran. In un mondo dominato da grandi potenze politiche, tecnologiche e finanziarie, il federalismo è un imperativo per il nostro continente. Le sfide globali in materia di politica estera, difesa, intelligenza artificiale, energia e ambiente impongono che la Ue possa agire con gli strumenti propri di una grande potenza.

Per questo è auspicabile che la formula “Stati Uniti d’Europa” da lista elettorale si trasformi in una prospettiva di riforma istituzionale bipartisan. Il federalismo è un assetto in cui si struttura il potere; in quanto tale di per sé non è né di sinistra né di destra. Il federalismo non cancella, anzi, valorizza le identità nazionali così come le diverse tradizioni linguistiche, religiose e culturale. Il federalismo tutela i diritti di tutti i popoli e di tutte le minoranze. Dopo le elezioni europee la politica dovrebbe rilanciare il dibattito sulle diverse forme di federalismo con lo sguardo rivolto non solo agli Stati Uniti, ma anche all’India, al Canada nonché ad altre grandi democrazie. Oltre alla formula ricorrente degli “Stati Uniti d’Europa” si può considerare anche l’ipotesi una “Federazione delle Nazioni d’Europa”. Quello che conta è la sostanza.

Quando la Russia invade l’Ucraina deve esserci chi il giorno dopo (e in nome di tutta l’Europa) ha il potere di spedire in Ucraina i più efficienti sistemi di difesa aerea in grado di intercettare missili e droni prima che colpiscano i bersagli. Quando la Cina punta ad invadere con le sue auto elettriche il nostro continente a Bruxelles deve esserci chi ha il potere di rallentare le importazioni e difendere i nostri posti di lavoro, come accade negli Stati Uniti. Il bel libro di Vittorio Parsi “Madre patria. Un’idea per una nazione di orfani”, dovrebbe ricordare anche ai sovranisti più miopi che l’Europa federale è l’unico scudo in grado di difendere sul serio e non a parole il futuro della nazione.

Marco Mayer

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