Alle elezioni europee ci sono, tra le altre, due grandi liste sconfitte: Stati Uniti d’Europa di Matteo Renzi ed Emma Bonino, e Azione di Carlo Calenda. Entrambe le formazioni centriste e liberali non hanno raggiunto la soglia dello sbarramento del 4%, non eleggendo nessuno al Parlamento europeo. Una debacle elettorale per i partiti italiani del gruppo Renew Europe. Se Calenda ha provato ad andare da solo, Renzi e Bonino si sono uniti per cercare di cavarsela, invano.

Risultati elezioni, disastro Stati Uniti d’Europa, il commento di Renzi

Alle 4 di notte arriva il commento di Matteo Renzi che annuncia la sconfitta: “Niente, è andata male. Purtroppo la lista Stati Uniti d’Europa è rimasta fuori per pochissimo dal Parlamento Europeo. Mi spiace molto e vorrei abbracciare i volontari che si sono spesi per questa idea: siete stati meravigliosi. La gratuità del vostro servizio allarga il cuore. Vorrei abbracciare uno a uno le migliaia di persone che hanno scritto il mio nome sulla scheda: sono davvero onorato di rappresentare comunque la speranza di tante persone anche se avrei preferito qualche voto in più alla lista”.

Stati Uniti d’Europa, Renzi parla di Bonino e Calenda

Il leader di Italia Viva ha parlato delle alleanze: “Sono grato a Emma Bonino e a tutti i dirigenti politici che ci hanno creduto. Ma la politica è una grande scuola di vita anche quando non si vince. E dunque non riesco a essere triste cari amici. Perché sono molto convinto che fosse giusto fare questa proposta, in questo momento: al mondo impazzito di oggi servono gli Stati Uniti d’Europa ed è stato bello affermare le ragioni di un sogno controcorrente. Abbiamo lottato, abbiamo espresso idee nelle quali crediamo, ci siamo messi in gioco. Non abbiamo fatto il quorum, che peccato. Ma non smetteremo oggi di lottare per questa idea di Europa, l’unica nella quale l’Italia può giocare un ruolo da protagonista. Troveremo i modi per insistere sulla battaglia culturale e valoriale per un’Europa diversa. Sul risultato italiano pesa l’assurda rottura del Terzo Polo: potevamo avere sette parlamentari europei riformisti, insieme. E invece sono zero. Che follia”.

“Ma i cittadini hanno scelto e i cittadini hanno sempre ragione: auguro agli eletti di onorare l’impegno a Strasburgo facendo loro i complimenti più sinceri. Noi, dal Parlamento italiano e dai nostri ruoli di responsabilità, continueremo a fare la nostra parte col sorriso di chi sa che è meglio rischiare e perdere un’elezione che vivacchiare e perdere una sfida. Siamo fatti così – noi uomini nell’arena, avrebbe detto Roosevelt – e non cambieremo mai, per nulla al mondo. Viva gli Stati Uniti d’Europa! Buona notte, cari amici” ha concluso Renzi.

Redazione

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