Roberto Vannacci (Lega), Ilaria Salis (Alleanza Verdi-Sinistra), Stefano Bonaccini, Antonio Decaro e Cecilia Strada (tutti del Pd), Pasquale Tridico (Movimento 5 Stelle). Sono questi i primi candidati eletti al parlamento europeo. Se le proiezioni cristallizzano l’affermazione di Fratelli d’Italia della premier Giorgia Meloni primo partito con oltre il 28% delle preferenze, la crescita del Pd al 24%, il tonfo dei 5 Stelle (poco più del 10%), il sorpasso di Forza Italia sulla Lega e l’annullamento reciproco di Azione e Stati Uniti d’Europa (Italia Viva e Più Europa), che non superano soglia di sbarramento, i primi candidati eletti confermano la scelta di Matteo Salvini di puntare tutto sul generale Roberto Vannacci che conquista da solo almeno il 10% dei voti racimolati dal Carroccio. Al momento le preferenze raccolte sono circa 134mila.

Vannacci: “Molto votato”

“Il risultato non ce l’ho ancora ma ho delle proiezioni parziali che mi vedono molto votato e sono soddisfatto di questo. Poi vedremo alla fine i dati consolidati” spiega il generale raggiunto telefonicamente dall’agenzia Agi. Vannacci che poi rifila una stoccata a Umberto Bossi che ha annunciato di aver votato Forza Italia: “Un amico che cambia idea all’ultimo momento ha sicuramente un atteggiamento non leale”.

Salis eletta e scarcerata

Se la candidatura spot di Vannacci ha portato voti alla malconcia Lega, che da oggi diventa terzo partito della maggioranza, la stessa considerazione va fatta anche per Ilaria Salis, l’attivista detenuta ai domiciliari in Ungheria. La sua elezione al parlamento europeo è stata annunciata da Nicola Fratoianni direttamente dal comitato Avs dove si festeggia il buon risultato ottenuto (quasi il 7%). In caso di elezione, Salis andrebbe scarcerata e il processo a suo carico sarebbe sospeso. Salis lascerebbe così il carcere ‘grazie’ al ‘Protocollo 7’ sui ‘Privilegi e le immunità dell’Unione Europea’ che prevede all’articolo 9 che i membri dell’Europarlamento “beneficiano, sul territorio nazionale, delle immunità riconosciute ai membri del Parlamento del loro Stato” e “non possono, sul territorio di ogni altro Stato membro, essere detenuti né essere oggetto di procedimenti giudiziari”.

Festa Pd, Bonaccini, Decaro, Strada, Annunziata e Nardalla primi eletti

Festa anche nel Pd con Elly Schlein che raccoglie la prima vera affermazione da segretaria al primo vero voto che conta. I dem riducono il distacco dal partito di Giorgia Meloni e con il 24% ottenuto migliorano il risultato delle precedenti elezioni. Eletti al momento l’ex sindaco di Bari Antonio Decaro (almeno 119mila voti), il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini (almeno118mila voti) e Cecilia Strada, figlia di Gino Strada storico fondatore di Emergency. Male Marco Tarquinio con poco più di 7mila preferenze. Eletta Lucia Annunziata con almeno 52mila preferenze e l’ex sindaco di Firenze Dario Nardella. Schlein, candidata di bandiera, ne raccoglie almeno 43mila.

Fratelli di Meloni: mezzo milioni di voti alla premier

Impressionante invece il dato in Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, anche lei candidata bandiera, che racimola ben mezzo milione di preferenze (almeno 530mila). Seguono, tra i più votati, a distanza decisamente siderale, Nicola Procaccini (almeno 14,700 preferenze), Carlo Fidanza (7,900 preferenze) e Vittorio Sgarbi (almeno 5200 preferenze). Ma mancano ancora i voti di alcuni candidati di riferimento delle varie circoscrizioni.

In Forza Italia il più votato è il leader Antonio Tajani con almeno 92mila preferenze.

Conte Crolla ma Tridico salva la faccia

Per il Movimento 5 Stelle, grande delusione di queste elezioni con poco più del 10% di preferenze ottenuto, fa festa Pasquale Tridico, ex presidente Inps.

Stati Uniti d’Europa ed Azione sono sotto la soglia di sbarramento del 4%. I più votati sono Matteo Renzi (almeno 41,400 preferenze) ed Emma Bonino (12,300 preferenze).

La distribuzione dei 76 seggi: 23-25 Fdi, 20-22 Pd

Secondo la V proiezione del Consorzio Opinio Italia per Rai sulle elezioni europee, FdI si attesta tra i 23 e i 25 seggi, PD tra 20 e 22 seggi, M5s tra 8 e 10 seggi, Fi tra 7-9 seggi, Lega tra 6-8 seggi, Avs tra 5 e 7 seggi, Svp (Partito Popolare Sudtirolese) tra 0 e 2 seggi.

Redazione

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