Con i suoi “buongiornoooo, buongiorno a tuttiiii, ragazziii, bella genteeee, signoriiii un bacio a tutti”, Rita De Crescenzo ha fatto un sol boccone del buon Giuseppe Conte. In pochi giorni, la tiktoker ha pubblicato sul suo profilo una decina di video per invitare i follower – l’account attualmente ne conta 1.8 milioni – a partecipare alla manifestazione promossa dal leader dei 5 Stelle, “No al Riarmo, fermiamoli”, in programma sabato mattina a Roma. Insomma, da Roccaraso ai Fori Imperiali, grazie ai pullman e ai treni gratis, perché – come ricorda la regina del Pallonetto – “per chi vuol partire da Napoli si stanno organizzando, è tutto gratis, non si paga e non si caccia una lira”.

L’influencer sgrammaticata che capisce l’algoritmo

Solo che questa incursione politica dell’influencer sgrammaticata, per molti del tutto inattesa e non prevista, ma non per questo improvvisata, se ha contribuito da un lato ad amplificare sui media e sulle piattaforme l’appuntamento organizzato dai pentastellati, dall’altro però ha irrimediabilmente minato le fondamenta del progetto. Gli ha sottratto sostanza e credibilità politica, in qualche misura ha livellato verso il basso l’autorevolezza della adunata.

Lo svuotamento della leadership contiana

Così, quando Rita anticipa ai follower “ci sarò io a Roma a fare una grande manifestazione, davanti a tutti con lo striscione e voi dietro di me”, avvia un processo semantico che depolarizza il contesto e produce uno svuotamento della leadership contiana. Il primo video postato da De Crescenzo ha subito catturato l’attenzione delle redazioni ed è rimbalzato dalla carta stampata alla televisione, passando per la radio e ritornando nella culla dei social media. Dallo scorso 27 marzo, avendone compresa da subito la capacità polarizzante, la tiktoker ritorna a più riprese sull’argomento postando oltre una decina di video che fino a oggi hanno totalizzato poco meno di due milioni di visualizzazioni, senza ovviamente inserire nel conteggio quelle incassate dalle centinaia di condivisioni e repost ottenute solo su TikTok.

Qui è sufficiente citare alcuni dati dell’account per capire quanto l’operazione “stop alle armi” sia stata furbescamente cavalcata dall’influencer che quado parla offende la lingua italiana e la grammatica, ma ha compreso molto bene il funzionamento dell’algoritmo per generare audience ed engagement. Infatti, dal 27 marzo al 3 aprile, il tasso di interazione ai post è cresciuto del 2,8%; il numero dei commenti, più di 26mila, è aumentato del 15%, mentre il tasso di interazioni per visualizzazione ha fatto registrare un’impennata del 16%.

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Domenico Giordano è spin doctor per Arcadia, agenzia di comunicazione di cui è anche amministratore. Collabora con diverse testate giornalistiche sempre sui temi della comunicazione politica e delle analisi degli insight dei social e della rete. È socio dell’Associazione Italiana di Comunicazione Politica. Quest'anno ha pubblicato "La Regina della Rete, le origini del successo digitale di Giorgia Meloni (Graus Edizioni 2023).