Emergono nuovi terribili dettagli dalla strage di Altavilla. Nei messaggi vocali tramessi dal programma di Canale 5, Massimo Carandente e Sabrina Fina – accusati insieme a Giuseppe Barreca di aver ucciso e torturato Antonella Salamone e i suoi due figli – si rivolgono ai malcapitati con vere e proprie farneticazioni.

Il presunto aneddoto raccontato da Sabrina Fina

In uno di questi messaggi vocali, si sente Sabrina raccontare questo presunto aneddoto: “Massimo tra un po’ deve andare a fare la tac, è venuta la dottoressa e mi fa: signora le posso dire una cosa? Lei e suo marito, io vedo in voi, nell’afflizione in questo dolore un viso sereno che emana luce da tutti i lati. Sono rimasta abbagliata ha qualche segreto? E io: no, semplicemente Gesù vive in noi, le ho risposto, noi siamo seguaci di Cristo, figli di Dio”.

“Lascia che il Signore possa sanare le ferite della tua anima”

In un altro audio, sempre Sabrina dice: “Guardati il culto e fai la preghiera di salvezza”, è il messaggio inviato a un’altra persona. “Cerca la pace che solo Gesù ti può dare – fa eco Massimo Cardante – Lascia che il Signore possa sanare le ferite della tua anima“. “Ma soprattutto ristorarti, rinnovarti. Questo è l’ultimo treno, non lo perdere”. E poi insieme: “Amen, amen, amen”.

Il morso di Kevin sul polpaccio di Sabrina Fina

Nonostante Massimo Carandente e Sabrina Fina si professino innocenti, la donna avrebbe ammesso di essere stata aggredita, una confessione che dimostra che avrebbero preso parte al massacro. A confermare il loro coinvolgimento, c’è la prova dei morsi che Kevin (il più grande dei fratelli uccisi) ha inflitto a Sabrina Fina. A dimostrazione del fatto che il ragazzo avrebbe lottato fino alla morte.

Il ruolo della figlia 17enne “Demoni in casa da anni, mamma e Kevin posseduti”

La 17enne, ascoltata dai della Procura dei minori di Palermo, ha rivelato “il suo pieno coinvolgimento nei gravissimi fatti che hanno visto coinvolta la sua famiglia”, spiegano i pm del capoluogo siciliano. La minore ha riferito quanto accaduto in casa nei giorni precedenti alla scoperta dei tre cadaveri “fornendo un resoconto agghiacciante anche in relazione al contributo personale fornito in relazione alle torture subite dalla madre e dai fratelli, alle loro atroci sofferenze, e all’agonia fino alla morte” fanno sapere dalla Procura.

“La minore ha riferito che presso la sua abitazione vi erano, già da anni, dei demoni  ritenuti responsabili di alcuni accadimenti relativi a componenti della sua famiglia e della necessità di scacciarli, sia dalla madre che dal piccolo Kevin, particolarmente legato alla mamma e quindi ‘abitato’ dalle stesse figure demoniache” ricostruiscono gli inquirenti.

 

Redazione

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