Alla strage di Altavilla Milicia avrebbe partecipato alle torture dei fratellini anche l’unica sopravvissuta, la figlia 17enne di Giovanni Barreca. E’ quanto annuncia il procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio durante la conferenza stampa convocata per illustrare i dettagli del triplice omicidio di Altavilla Milicia (Palermo), avvenuto lo scorso 11 febbraio, in cui sono stati torturati e uccisi Alessandra Salamone, 41 anni, e i figli Kevin ed Emanuel di 16 e 5 anni.

Per la strage sono in carcere Giovanni Barreca, padre e marito delle vittime, e una coppia di Palermo Sabrina Fina e Massimo Carandente. Il trio avrebbe agito per liberare l’abitazione dal “demonio”.

Strage famiglia, coniugi presenti nella casa di Barreca

“I due coniugi palermitani erano presenti al momento del triplice omicidio nella villetta di Altavilla Milicia” ha spiegato Manfredi Lanza, sostituto procuratore di Termini Imerese durante la conferenza stampa. “Aspettiamo l’esito dell’autopsia di Antonella Salamone, moglie di Giovanni Barreca, e dei due figli – ha sottolineato il procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio – quindi al momento non conosciamo esattamente le cause della morte. Possiamo però dire che la morte delle tre vittime è stata causata da comportamenti messi in atto da Barreca e dai due coniugi palermitani che per giorni hanno operato nella villetta”, ha concluso.

Strage famiglia, Kevin ha partecipato a “rito collettivo” uccidendo fratello

Secondo quanto ricostruito, Kevin, il figlio 16enne di Barreca, avrebbe partecipato attivamente al massacro. Il procuratore parla di “rito collettivo” dove tutti erano in preda a “un delirio mistico“, da cui si escludono la madre e il figlio più piccolo, Emanuel. I due complici avevano convinto Barreca e i due figli più grandi, Kevin e la sorella – l’unica figlia sopravvissuta al massacro – che solo il dolore avrebbe liberato la casa e il loro corpi dalle presenze demoniache.

Agli investigatori la giovane aveva raccontato l’orrore vissuto in casa per una settimana. “Hanno fatto un esorcismo per scacciare il demonio”, che si era impossessato dei suoi fratellini Emanuel e Kevin e purificare la casa. Anche i due coniugi avrebbero partecipato attivamente al massacro secondo il racconto dell’unica sopravvissuta, la primogenita, la 17enne figlia prediletta del papà, risparmiata dall’operazione di purificazione e costretta a vivere una settimana da incubo nella villetta. Nei giorni scorsi è stata trasferita in una comunità protetta e verrà seguita da un team di psicologhi che proveranno ad aiutarla a superare l’orrore affrontato.

Il fanatismo religioso e l’operazione purificazione 

Secondo gli investigatori sarebbero stati i due coniugi a convincere l’uomo a “liberarsi” dal demonio uccidendo i propri cari. E’ stato lo stesso muratore, all’alba di domenica, a telefonare ai carabinieri per dire di avere ucciso la sua famiglia. Come per il muratore 54enne reo confesso dei delitti, le accuse sono di omicidio plurimo e soppressione di cadavere. La coppia avrebbe conosciuto Barreca durante incontri di preghiera in una chiesa evangelica. Un rapporto quello tra i due fermati e l’uomo che ha alimentato l’ossessione mistica del muratore, anche lui un fanatico religioso.

La moglie uccisa una settimana fa

Nell’abitazione dell’uomo ad Altavilla Milicia i militari hanno trovato i cadaveri dei bambini probabilmente strangolati: uno era legato a una catena. In un’altra stanza, sotto choc, c’era la superstite in stato confusionale. I resti della madre sono stati trovati bruciati e sepolti a poca distanza dall’abitazione. Secondo i primi rilievi- ma l’autopsia darà risposte più precise- la moglie sarebbe stata assassinata quasi una settimana fa mentre i due fratellini nella giornata di venerdì 9 febbraio. Barreca e la superstite, dunque, sarebbero stati giorni con i cadaveri in casa. Alla coppia accusata di complicità nei delitti i carabinieri sono arrivati grazie alle analisi dei cellulari del muratore e ad alcune testimonianze.

Redazione

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