In un ambiente protetto e confortevole, con peluche e giochi, ha ripercorso e confermato tutti i particolari della triste vicenda, anche quando è stata sottoposta alle domande degli avvocati degli indagati durante il controesame: è iniziato intorno alle 10 e si è concluso poco prima delle 15 il primo incidente probatorio per gli stupri a Caivano della scorsa estate su due cuginette che avevano 10 e 12 anni. 

In aula la bambina più grande: confermate le accuse

Oggi è toccato alla più grande, che ora ha 13 anni, ripercorrere la triste vicenda. L’incidente probatorio, cadenzato da diverse pause, disposte anche per non stressare ulteriormente la piccola vittima, proseguirà con l’altra bambina lunedì prossimo. “E’ una questione molto delicata che vede coinvolti minori sia indagati che parti offese”, dice l’avvocato Manuele Palombi, legale dei due tutori delle bimbe, che sono gli avvocati Marco Buonocore e Maria Teresa De Nicolo.

Il pericolo della “vittimizzazione secondaria” delle parti in causa

“Quindi – ha aggiunto – chiedo massima riservatezza e rispetto per l’intera vicenda processuale”. “Ritengo che le pressioni mediatiche – ha sottolineato Palombi – possano solo portare a una vittimizzazione secondaria delle parti in causa. Tutte le procure della Repubblica coinvolte, presso il tribunale di Napoli Nord, presso il tribunale dei minorenni di Napoli e quella di Napoli, stanno svolgendo le opportune indagini per garantire che la giustizia faccia il suo corso”. I pericoli legati alla ‘vittimizzazione secondaria’ vennero messi in evidenza la scorsa estate anche dall’avvocato Clara Niola, che difende i genitori della bimba attesa per l’incidente probatorio di lunedì prossimo.

Presenti i genitori dei nove ragazzi indagati: sette minorenni e due maggiorenni

La piccola era in compagnia della psicologa e a rivolgerle le domande sono stati il gip di Napoli Nord Fabrizio Forte e il gip presso il tribunale per i minorenni Umberto Lucarelli. Presenti anche i sostituti procuratori Claudia De Luca e Maria Carmela Quaranta e i genitori di tre dei nove ragazzi indagati, due maggiorenni e sette minorenni, accompagnati dai rispettivi avvocati. Tre sono gli indagati, due maggiorenni e un minorenne, che non sono più in carcere. Intanto non si allenta la morsa delle forze dell’ordine su Caivano. Un arresto, diverse denunce e il sequestro di due fucili da caccia e di droga: è il bilancio del servizio ad “alto impatto” della Polizia, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza al Parco Verde che ha visto in azione circa 250 operatori. L’uomo arrestato è stato accusato di detenzione di sostanze stupefacenti.

De Luca: “A Caivano dopo le Europee non vedremo più nessuno”

“Mentre il governo è ancora impegnato con i pellegrinaggi che fanno tutti i ministri da qui alle elezioni europee per raccontare frottole, poi ovviamente dopo non vedremo più nessuno. Noi stiamo lavorando per la chiusura dei porticati negli immobili di proprietà pubblica, in particolare nel quartiere detto ‘Bronx'”.

A dirlo è il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, durante la diretta Facebook del venerdì. “Chiuderemo un accordo di programma con il comune di Caivano – continua il governatore – i commissari nel mese di marzo, noi inizieremo i lavori per chiuderli e recupereremo degli spazi che destineremo ad attività sociali”.

 

Redazione

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