Il gesto estremo dopo l’ok all’estradizione in Usa
Suicida in carcere John McAfee, il papà degli antivirus per pc: era accusato di evasione fiscale
John McAfee è stato trovato morto nella sua cella della prigione a Sant Esteve de Sesrovires, a 40 chilometri da Barcellona. È stato il creatore di uno dei più diffusi antivirus per pc, la sua vita è stata come quella dei film ma è finita in tragedia. Si trovava in carcere con l’accusa di evasione fiscale tra il 2014 e il 2018 negli Usa. Da poco era stato dato l’ok alla sua estradizione e se processato negli Stati Uniti rischiava fino a 30 anni di carcere.
Potrebbe essere stato questo il motivo che ha spinto il milionario al gesto estremo. Aveva 75 anni. “Tutto fa pensare che si sia trattato di suicidio”, ha comunicato il Dipartimento di Giustizia della Catalogna. McAfee si sarebbe impiccato.
Poche ore prima della sua morte l’Audiencia Nacional, l’alto tribunale spagnolo, aveva acconsentito all’estradizione. McAfee avrebbe comunque potuto impugnare la decisione, ma nel tardo pomeriggio di ieri è stato trovato morto dalle guardie. I medici del penitenziario hanno cercato di rianimarlo invano.
Era stato fermato il 3 ottobre scorso all’aeroporto di Barcellona mentre cercava di andare verso Instambul. L’arresto era scattato dopo la richiesta della giustizia statunitense: l’Internal Revenue Service (IRS), l’agenzia governativa di riscossione dei tributi, accusava McAfee di non avere pagato circa 23 milioni di dollari di tasse sui profitti ottenuti da attività come il trading online e le criptovalute. All’udienza per l’estradizione a inizio giugno l’uomo ha detto che avrebbe trascorso il resto della vita in prigione se fosse stato consegnato agli Usa.
La sua vita è stata molto travagliata. Nato in Inghilterra, suo padre si è tolto la vita quando aveva 15 anni. È stato cacciato dal college dove insegnava per una relazione con una studentessa. Nel 1986 inventa l’antivirus che poi sarebbe diventato tra i più usati al mondo. Nasce McAfee Associates che spopola tra le aziende e in Borsa. Così diventa milionario.
In Belize apre una fabbrica sigari, commercia caffè, avvia una società farmaceutica e di taxi. Nel 2012 un vicino di casa con cui litigava spesso viene trovato ucciso. McAfee viene subito sospettato e scappa in Guatemala dove lo fermano e lo consegnano agli Usa. Nemmeno 24 ore nel Paese e a Miami Beach conosce una prostituta di trent’anni più giovane con la quale passa la notte e che sposa pochi mesi dopo.
Trova anche il tempo di candidarsi, due volte e senza successo, alle campagne presidenziali del 2016 e 2020. Nel 2019 annuncia la fuga dalle autorità americane che secondo lui l’avrebbero preso di mira, viene fermato e poi rilasciato. Nel 2020, in piena pandemia, la sua corsa si blocca all’aeroporto di Barcellona.
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