Saranno oltre ottomila i comuni italiani che stasera alle 20:00 spegneranno le luci dei loro monumenti: una protesta contro il caro bollette. L’iniziativa dei primi cittadini interesserà tutta Italia, dal Nord al Sud, e arriva il giorno dopo l’annuncio del Presidente del Consiglio Mario Draghi che a Genova ha anticipato una serie di interventi a sostegno degli italiani. La sottosegretaria al Mef Maria Cecilia Guerra ha specificato che potrebbero valere tra i 5 e i 7 miliardi di euro e che dovrebbero essere rafforzati anche i bonus sociali. Esclusi ulteriori scostamenti di bilancio.

“Abbiamo scelto di spegnere per qualche minuto monumenti ed edifici pubblici simbolici, per richiamare l’attenzione del Governo – ha spiegato Antonio Decaro, presidente Anci, Associazione Nazionale Comuni d’Italia, a Rainews 24 – È un problema che riguarda tutti, dalle aziende, alle famiglie fino agli enti locali. Nei bilanci dei Comuni il costo dell’energia oscilla intorno al miliardo e ottocento milioni. Un rincaro stimato del 30 per cento non ci permetterebbe di chiudere i bilanci e potremmo essere costretti a tagliare servizi essenziali, a cominciare dalla pubblica illuminazione che svolge un ruolo fondamentale anche in termini di sicurezza urbana”.

Il prezzo dell’energia elettrica nei primi tre mesi dell’anno ha registrato infatti già un aumento del 55 per cento e poco meno ha fatto il gas (in aumento del 41,8 per cento) creando già problemi a famiglie, imprese e amministrazioni locali. “Il governo non dimentica la difficoltà di famiglie e imprese per l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica e sta preparando un intervento di ampia portata nei prossimi giorni”, ha assicurato Draghi a Genova. L’esecutivo punta a varare nuove misure per frenare l’impatto dei rincari di luce e gas la settimana prossima.

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha annunciato che spegnerà le luci del Campidoglio, sede del Comune di Roma. “Si tratta di una iniziativa che ci trova pienamente d’accordo: l’aumento delle bollette grava e mette in seria difficoltà famiglie e Istituzioni, dal piccolo al grande Comune, soprattutto in questo momento storico che ci vede già in difficoltà a causa della pandemia. È un problema che va affrontato e sono certo che il Governo ascolterà il grido di allarme dei cittadini e dei Sindaci”.

Beppe Sala, sindaco di Milano, ha annunciato in un tweet: “Milano, città dalle mille luci, domani sera dalle 20:00 alle 21:00 si spegnerà attraverso due dei luoghi più rappresentativi, Palazzo Marino e il Castello Sforzesco. Lo facciamo per aderire all’iniziativa di contro l’aumento dei costi dell’energia”. A Napoli sarà invece il Maschio Angioino a spegnersi. A Genova le luci di Palazzo Tursi, a Venezia le facciate delle sedi comunali di Ca’ Farsetti – Ca’ Loredan a Venezia, sul Canal Grande, di Ca’ Collalto a Mestre e della Torre civica, sempre a Mestre.

Il sindaco di Torino Stefano Lo Russo ha anticipato lo spegnimento della Mole Antonelliana. Il sindaco ha auspicato “un intervento deciso e tempestivo del Governo a sostegno dei cittadini e dei Comuni italiani. Il caro energia rischia di creare problemi nei bilanci comunali, con serie conseguenze sull’erogazione dei servizi offerti ai cittadini. Non possiamo permetterci di vanificare i grandi sforzi che si stanno compiendo per il rilancio dell’economia, il Governo intervenga”.

A Firenze sarà lasciata al buio la sede municipale di Palazzo Vecchio, a Pisa Palazzo Gambacorti e Logge di Banchi, a Bologna sul monumento a Nettuno e nel Palazzo Re Enzo, a Campobasso le luci della sede del Municipio Palazzo San Giorgio, a Reggio Calabria le luci di Palazzo Albaro e Palazzo San Giorgio, a Lecce i quattro pastorali dell’Ovale di Sant’Oronzo e l’illuminazione del Sedile, a Caserta la sede del Comune Palazzo Castropignano, a Oristano la statua di Eleonora d’Arborea.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.