Il caso
Usa fa causa a Google: “Monopolio delle ricerche online”
Contro il monopolio di Google gli Stati Uniti lanciano l’azione antitrust. Il colosso della Silicon Valley è accusato di abuso di posizione dominante. Si tratta della più grande azione antitrust degli ultimi decenni, il più grande procedimento giudiziario dell’amministrazione Usa contro un colosso tecnologico. All’azione hanno aderito 11 stati americani.
Repubblicani e democratici hanno chiesto di limitare lo strapotere delle aziende che dominano il web. Il Dipartimento di Giustizia Usa contesta a Google la condotta anticoncorrenziale. Il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti farà causa a Google per violazione delle regole dell’antitrust a proposito di abuso di posizione dominante nel campo delle ricerche online, destinato a limitare la concorrenza e danneggiando gli utenti. Lo ha fatto sapere una fonte ad Associated Press.
Si tratta della più significativa azione del governo Usa per la tutela della concorrenza dal caso contro Microsoft, oltre 20 anni fa. Potrebbe trattarsi di una prima mossa, in vista di altre grandi operazioni antitrust del governo, viste le indagini in corso su grandi compagnie tra cui Apple, Amazon e Facebook da parte di dipartimento di Giustizia e Federal Trade Commission. “Google è la porta d’accesso a internet e un colosso di ricerca e pubblicità”, ha dichiarato il vice Attorney General, Jeff Rosen, “ma come spiega la causa presentata oggi ha mantenuto il potere di monopolio attraverso pratiche escludenti che sono dannose alla competizione”.
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