È terminata al Cairo l’udienza sull’eventuale scarcerazione di Patrick Zaki, lo studente egiziano dell’università di Bologna che da 14 mesi è recluso nel carcere di Tora in regime di detenzione preventiva con l’accusa di aver pubblicato post critici verso il governo del suo Paese. 

La detenzione di Zaki è diventato un caso internazionale: il 28enne è in carcere dall’8 febbraio del 2020 e la sua reclusione è stata prorogata per 45 giorni il primo marzo scorso. La custodia cautelare in Egitto può durare fino a due anni.

Lo studente, come riferito dal suo legale Hoda Nasrallah all’Ansa, è in un “pessimo stato psicologico”. “Non c’e’ stato tempo per stargli vicino”, ha detto l’avvocatessa, che ha sottolineato come lo studente dell’università di Bologna “non ha parlato con i suoi legali”. La sorella di Patrick, Marise, due settimane fa aveva spiegato all’Ansa che il fratello “sta diventando sempre più depresso, sentendosi bloccato e vivendo nell’incertezza su quando tutto questo finirà”

CHIESTA LA SOSTITUZIONE DEI GIUDICI – Ma nel corso dell’udienza è arrivata una importante novità: gli avvocati di Patick hanno infatti chiesto di sostituire giudici che decidono sulla sua custodia cautelare, con l’esito della richiesta che verrà reso noto “domani o dopodomani”.

“Il collegio difensivo ha chiesto la sostituzione dei giudici del processo di Patrick, dopo aver constatato i numerosi rinnovi della sua carcerazione”, ha detto Hoda Nasrallah, lasciando intendere che gli avvocati vedono in queste decisioni un ingiustificato accanimento giudiziario. 

LETTA E AMNESTY CON PATRICK – Messaggi a sostegno dello studente egiziano sono arrivati dal segretario del Partito Democratico e da Amnesty International. Su Twitter Enrico Letta ha scritto: “la speranza nello sguardo di tutti noi, oggi al Cairo. Per una nuova udienza sulla scarcerazione di Patrick Zaki. Non molliamo #freepatrickzaki”

“Speriamo sia occasione per restituirgli la libertà”, scrive su Twitter anche Amnesty Italia, col portavoce Riccardo Noury che all’Ansa spiega: “Siamo molto preoccupati per quanto riferito dall’avvocata di Zaki sullo stato di salute psicologica di Patrick. Non e’ una novita’ ma ogni volta e’ la conferma che la situazione e’ veramente urgente. Non vorrei apparire o sembrare blasfemo ma questa e’ veramente la ‘Passione’ di Patrick’”.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.