Acca Larentia e il doggy bag obbligatorio al ristorante. Queste le priorità della nostra nazione secondo la politica. Evviva. Io metto da sempre fascismo e comunismo sotto lo stesso tetto dell’indecenza. Amo la libertà, e per me sono nostalgie fallite, ridicole e delittuose. Penso che il fascismo non esista più da decenni, che non tornerà mai (anche se osservo una fascinazione crescente nei giovani verso regimi stranieri che sono, proprio perché regimi in cui i cittadini sono sudditi, molto efficienti), ma penso anche che rievocare certe questioni ed eleggerle a elemento di discussione nazionale sia inutile e dannoso.

Andiamo avanti. C’è molto da fare per non sprofondare nella povertà e per diventare quello che abbiamo le potenzialità di essere, con vantaggio di tutti. Ascoltavo ieri un ex missino difendersi: “Noi siamo stati ghettizzati per decenni, è normale che oggi abbiamo un po’ di spirito di rivalsa che esibiamo in modo a volte goffo”. Capisco. In effetti, per decenni o si era di sinistra o si era dei reietti. Ma non giustifico affatto. Anzi. Avere una chance di governo significa fare riforme per dimostrare di essere meglio di chi ti ha emarginato, non per replicarne errori uguali purché di segno opposto, né voler affermare un’identità retrograda, statalista, revanscista e debole (cari ragazzi dal saluto romano, che invocavate nelle piazze, in pandemia, lo spirito di libertà durante lockdown o contro il green pass, provate a farlo sotto un regime fascista, poi mi dite…). Nessuno dovrebbe sentirsi giustificato dal compiere gesti illiberali sinonimo di autoritarismo. E la maggioranza di centrodestra, per quanto non sia un obbligo, dovrebbe dirlo chiaramente.

Giovanni Donzelli lo ha fatto (“Sono 200 idioti utili alla sinistra”). Però bisognerebbe che la maggioranza uscisse dalla modalità pagina Facebook “Odio il Pd”. Che sicuramente propone sciocchezze imbarazzanti come priorità (normale, d’altronde vivono su Marte). Ma non ha il mandato politico dato alla maggioranza: cioè curare il male per cui l’America ci doppia per reddito pro capite, l’Italia perde da vent’anni quote di economia nell’area euro (-20%), e rischiamo un arretramento sinonimo di povertà. E rimandiamo le riforme (benvenuta all’abrogazione dell’abuso d’ufficio, finalmente la montagna ha partorito il topolino) che possano portare questa nazione nella modernità da cui avrebbe solo vantaggi, specie per chi nasce in condizioni meno fortunate. A questo dovrebbero pensare Governo e maggioranza. Non ad Acca Larentia o a imporre per legge sciocchezze imbarazzanti (peraltro il doggy bag lo fanno tutti, su richiesta, da anni). Le leggi, fatele per eliminare tasse e burocrazia; allora ci saranno app che rivenderanno a prezzo minore il cibo in esubero dei ristoranti. Sprecheremo meno, e ci sarà nuova ricchezza. Ma noi continuiamo a parlare di Acca Larentia, mi raccomando. Facciamoci del male.