In questi giorni di festa sono girati milioni di messaggi augurali, tra un continuo squillare dei telefonini e colorati biglietti. Salute, soddisfazione personale e serenità con gli affetti più cari, tra gli auspici più sentiti. In effetti questo periodo dell’anno consente di passare giornate speciali con la propria famiglia e, per chi purtroppo non ha la fortuna di averne una, sono moltissime le iniziative messe in campo dal volontariato per consentire un pranzo di Natale o un cenone di Capodanno in compagnia. L’abbondanza a tavola in queste occasioni speciali è positiva, segno di accoglienza e gentilezza nei confronti dei commensali. Quello che non va sicuramente bene, è lo spreco di questi piatti gustosi.

Dobbiamo allora mettere in campo abitudini più sane che convengono all’ambiente, alla società e persino alle nostre tasche. Le ricette del giorno dopo, la doggy bag al ristorante, l’attenzione a non confondere la data di scadenza con il “preferibilmente entro” sono buoni comportamenti da portarci pure in questo 2024. Se abbiamo ricevuto troppi pandori o cotechini, sicuramente molti enti del terzo settore saranno ben lieti di offrirli ai loro ospiti. Una ricerca condotta da Too Good To Go in collaborazione con YouGov ha indagato sulle abitudini a tavola degli italiani durante le Feste. L’86% degli Italiani dichiara di sprecare cibo durante le festività, con il 37% che getta via oltre un quarto del cibo acquistato, e 6 italiani su 10 affermano di acquistare più cibo di quanto necessario.

Tra loro, vi sono soprattutto i giovani nella fascia 18-24 anni che sprecano il 25% della quantità di cibo acquistata (per un intervistato su due) contro il 18,5% della fascia 25-44 anni. L’inflazione ha sicuramente messo a dura prova il carrello della spesa di molte famiglie, il panettone ha subito rincari anche del 37% rispetto al 2022. Ma sono proprio i dolci ad essere la categoria di cibo più sprecata: secondo la ricerca di Too Good To Go, 4 italiani su 10 dichiarano di avanzare maggiormente i dolci tipici, come panettone, pandoro e torte, seguiti dal pane (35%) e dagli antipasti come salumi, stuzzichini o torte salate (25%). È però una buona notizia che più di 9 italiani su 10 si dichiarino attenti a trasformare i pasti avanzati in nuove ricette.

Proprio l’utilizzo di ricette antispreco insieme all’ausilio di tecnologia e buone modalità di conservazione, sono tra le soluzioni più adottate per contrastare lo spreco di cibo. Gli italiani prima, durante, e dopo le Feste, scelgono ad esempio di congelare gli avanzi (51%), condividere il cibo in eccesso (45%) e utilizzare proprio le ricette antispreco (43%). Questi accorgimenti vengono adottati in percentuali differenti a seconda della fascia d’età: i giovani tra i 18 e i 34 anni sono più inclini a condividere gli avanzi in famiglia o con amici (il 57% contro il 45% di media), mentre gli over 55 tendono a congelare le pietanze in eccesso (55%). In vista delle Feste, Too Good To Go ha stilato una serie di consigli per ridurre l’impatto dello spreco che possono tornarci utili anche in vista del’Epifania.

Quello di Too Good To Go per altro è un caso interessante, perché è una azienda multinazionale nata proprio sui principi delle politiche antispreco. Si può fare profitto, e dare lavoro a tante persone, molte delle quali giovani laureati, avendo come core business la sostenibilità. Dal suo lancio nel 2016, Too Good To Go è cresciuta fino a contare oltre 81 milioni di utenti registrati e 140.000 partner commerciali attivi in 17 Paesi in Europa e Nord America, rendendo l’App Too Good To Go il marketplace numero uno al mondo per le eccedenze alimentari. Attraverso il suo mercato, la comunità di Too Good To Go si connette per salvare il cibo invenduto da una varietà di partner commerciali, tra cui supermercati, negozi, ristoranti e produttori, contribuendo così a evitare lo spreco di oltre 250 milioni di pasti, l’equivalente di 625.000 tonnellate di anidride carbonica.

“Siamo contenti dei risultati che stiamo raggiungendo nel nostro Paese: dal 2019 ad oggi, infatti, sono stati salvati oltre 16.500.000 pasti. Tuttavia, le festività rappresentano tra i periodi in cui si registrano i picchi più alti per le eccedenze alimentari” afferma Mirco Cerisola, Country Director Italia di Too Good To Go. “Too Good To Go ha come obiettivo primario la riduzione dello spreco alimentare a livello globale, ma sappiamo che per raggiungerlo occorre soprattutto lavorare sulla consapevolezza del singolo, ispirando e responsabilizzando su un tema che è sempre più rilevante a diversi livelli. Ognuno, infatti, nel suo piccolo può fare la differenza con comportamenti di acquisto e di consumo il più responsabile possibile”.

Iniziamo quindi bene l’anno nuovo facendo tesoro di alcuni piccoli consigli, per altro replicabili in tante situazioni della nostra vita quotidiana. Stiliamo una lista della spesa accurata e dettagliata, con una pianificazione delle ricette e dei pasti previsti. Con una programmazione accurata della spesa e delle ricette, nessun ospite resterà senza cibo. Anche il carrello della spesa merita attenzione, prima di acquistare riflettiamo bene se quel prodotto ci serve davvero o se finirà dimenticato. Un’altra piccola accortezza riguarda le porzioni, è meglio servire una quantità inferiore di cibo, invitando a chiedere il bis, piuttosto che riempire troppo il piatto e rischiare che ci siano degli avanzi. Chiediamo sempre agli ospiti se hanno intolleranze e preferenze alimentari, così saremo sicuri di preparare delle pietanze gradite da tutti senza il rischio di sprecarle. Teniamo a mente le esperienze passate, se lo scorso anno è avanzato troppo pane o troppi antipasti, è meglio regolarsi di conseguenza. Queste accortezze sembrano banalità, eppure immancabilmente ce ne scordiamo. Che il 2024 sia la volta buona!