Martedì 28 settembre 1993
La Fiat si prepara a raddoppiare il suo capitale sociale portandolo da 2.425 a 4.995 miliardi. Lo ha deciso il consiglio di amministrazione del Gruppo automobilistico, che ha anche rinnovato, fino al 1996, l’attuale assetto di vertice: Giovanni Agnelli presidente, Umberto Agnelli vicepresidente e Cesare Romiti amministratore delegato. In occasione dell’aumento di capitale si costituirà all’interno dell’azionariato Fiat un patto di sindacato che legherà la famiglia Agnelli a quattro soci istituzionali di assoluto rilievo: Mediobanca, le Assicurazioni Generali (un nuovo ingresso tra i soci Fiat), la Deutsche Bank e l’Alcatel. Questi soci prenderanno parte a tutte le decisioni strategiche essenziali per il futuro del gruppo Fiat.
Mario Segni ha deciso che alle prossime elezioni non si alleerà con il Pds. Una decisione che spacca anche il fronte di Alleanza Democratica. Achille Occhetto auspica un ripensamento sottolineando che il Pds non ha intenzioni egemoniche, ma ribadisce che il suo partito non rinuncerà a presentare il suo simbolo.
Continua la guerra civile in Georgia Eduard Shevardnadze e presidente del parlamento e capo di Stato della Georgia, che ha avuto un ruolo centrale come ministro degli esteri di Gorbaciov per la perestrojka, è scampato ancora una volta alla morte.

Sabato 28 settembre 2013
Silvio Berlusconi in una nota definisce inaccettabile l’aumento dell’Iva causato dall’ultimatum di Enrico Letta e per questo invita alle dimissioni i ministri del Pdl. Dura replica del Primo Ministro Letta, che accusa il leader Pdl di “rovesciare la frittata” e dà appuntamento in Parlamento “dove ognuno si assumerà le sue responsabilità”.
Il Viceministro all’Economia Stefano Fassina, in seguito alle dimissioni dei ministri Pdl, lancia l’allarme “un altro giro di elezioni con l’attuale legge elettorale ci restituirebbe un Parlamento impallato e questo succederebbe con 200-300 punti di spread in più rispetto ad oggi e con la Troika a fare la legge di stabilità al posto nostro”.
La crisi mette in ginocchio commercio e turismo. Solo nei primi otto mesi del 2013 hanno chiuso i battenti 50.000 imprese, con un saldo negativo di 20.000 esercizi, al netto delle nuove attività’ avviate. A fine anno, però Confesercenti teme di perdere oltre 90.000 posti di lavoro.
Tentativi di disgelo fra Usa e Iran. Il presidente americano, Barack Obama, e quello iraniano, Hassan Rohani, si sono parlati al telefono. È il primo contatto diretto tra rappresentanti dei due Paesi ai massimi livelli dalla Rivoluzione Islamica del 1979, e la telefonata arriva il faccia a faccia tra il capo della diplomazia di Teheran e il segretario di Stato Usa John Kerry.