Non solo era agitata da giorni ma avrebbe mimato alla madre alcuni ‘giochetti‘ che era costretta a fare, riconducibili ad espliciti rapporti sessuali. Indicazioni decisive quelle fornite dalla piccola di appena 4 anni che, anche attraverso l’aiuto di una psicoterapeuta, è riuscita a ricostruire l’incubo vissuto dalla figlioletta, denunciando tutto ai carabinieri e dando il là alle indagini che hanno portato all’arresto dello zio di 27 anni e della sua compagna 21enne. Sono accusati di atti sessuali con una minorenne e nei loro confronti sono stati disposti gli arresti domiciliari. Entrambi accudivano spesso la bambina.

Le violenze, secondo la ricostruzione dei carabinieri, sarebbero avvenuto in una abitazione di Boscoreale, comune dell’area Vesuviana. Le indagini, coordinate dalla procura di Torre Annunziata guidata da Nunzio Fragliasso, si sono avvalse oltre al racconto della piccola anche di intercettazioni ambientali e telefoniche che avrebbero cristallizzato gli abusi. Accertamenti in corso per capire da quanto tempo le violenze andavano avanti.

”Della vicenda – spiega in una nota il procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso – venivano a conoscenza gli organi inquirenti, nell’ambito di un’indagine condotta da altra autorità giudiziaria. Stante l’estrema gravità della “notitia criminis”, veniva tempestivamente avviata un’intensa attività investigativa, anche attraverso lo svolgimento di intercettazioni, che consentiva di acquisire specifici riscontri all’ipotesi investigativa, anche attraverso il racconto, del tutto genuino, fornito dalla bambina alla propria madre e ad una psicoterapeuta, alle quali aveva riferito il ‘gioco’, in realtà a forte connotazione sessuale, condotto dagli odierni arrestati all’interno delle mura domestiche”.

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