Le grida, il fuggi fuggi generale e poi il sangue. Sono stati 7 lunghissimi minuti di puro panico nel Carrefour del Centro Commerciale Milano Fiori di Assago. Un 46enne italiano ha preso dagli scaffali un coltello, ha aperto la confezione e ha iniziato a colpire a caso i passanti. Ne ha accoltellati 5, uno è morto. Era il cassiere del supermercato, di appena 30 anni. Tra i feriti anche il calciatore del Monza Pablo Mari. Poi si è dato alla fuga ma è stato bloccato prontamente dai clienti stessi e consegnato ai carabinieri intervenuti sul posto. Tra i primi a bloccarlo c’è Massimo Tarantino, ex calciatore di Napoli, Inter e Bologna che subito si è scagliato sull’uomo in fuga ed è riuscito a disarmarlo. “Urlava, urlava e basta”, ha detto alle numerose telecamere l’ex giocatore, ora dirigente sportivo. “Io eroe? Non ho fatto niente…”.

Massimo Tarantino, ex difensore ora dirigente calcistico, stava facendo tranquillamente la spesa nel supermercato quando ha sentito le persone gridare. Come tutti si è voltato impaurito. Pochi istanti per capire cosa stava succedendo e vedere il 46enne barcollare armato di coltello. Così si è avventato su di lui assieme ad altre persone e lo ha bloccato a terra e disarmato.

L’ex calciatore, 51 anni, è originario di Palermo. Ex difensore di Napoli, Inter e Bologna (ma con una breve parentesi anche a Monza) e ora dirigente della Spal, in serie B. Chiusa la carriera da calciatore nell’estate 2006 al Pavia, ha subito superato l’esame da direttore sportivo e ha lavorato prima per il Bologna e poi per la Roma (al fianco di Bruno Conti nella gestione del settore giovanile), prima di abbracciare il progetto Spal nell’estate 2021.

È figlio d’arte e porta avanti la tradizione calcistica di famiglia. Suo padre Bartolomeo per un breve periodo ha indossato la maglia della Roma e Venezia in serie A negli anni ’60. Massimo Tarantino vede a Napoli la sua prima grande occasione. È qui che incontra Diego Armando Maradona anche se per pochi mesi. “Allora guardavamo con timore gli anziani. Una volta dovevo chiedere una cosa a Maradona: ho mandato avanti Francini”, ha raccontato in un’intervista al Corriere della Sera. Erano quelli gli ultimi anni della grande avventura di Maradona a Napoli. “Tornò alla vigilia della partita con la Fiorentina e partì dalla panchina, accanto a me – continua il racconto di Tarantino – Quella domenica non la scorderò mai. Salivo le scale che portavano sul prato del San Paolo dietro di lui. Quando siamo entrati in campo ci ha accolti un incredibile boato. Un’emozione unica percorreva lo stadio. Non l’ho mai più avvertita. Avevo la pelle d’oca”.

In carriera può vantare di esser stato compagno di squadra di Diego Armando Maradona (Napoli 1989-1990), Gianfranco Zola (Napoli 1989-1990 e 1991-1993), Luis Nazario da Lima Ronaldo (Inter, inizio stagione 1997-1998), prima di passare al Bologna nella sessione di calciomercato autunnale, Roberto Baggio (Bologna 1997-1998), Giuseppe Signori (Bologna 1998-2002).

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.