L’obiettivo è quello di consentire a più lavoratori di anticipare la pensione grazie all’indennità ponte della cosidetta Ape sociale. Per questo motivo la commissione sui “lavori gravosi” ha chiuso l’istruttoria per allargare l’elenco delle professioni particolarmente pesanti: si passa da 15 a 57 gruppi e da 65 a 203 mansioni. La lista passerà al vaglio dei ministeri dell’Economia e del Lavoro: il governo deciderà quali categorie includere sulla traccia della commissione.

Dunque tali lavoratori potrebbero ambire alla pensione a 63 anni con 36 di contributi a patto di aver svolto una mansione gravosa per 6 anni negli ultimi 7 o 7 negli ultimi 10. L’Ape sociale in questo caso “rafforzata” viene corrisposta fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia, ovvero fino al conseguimento della pensione anticipata o di un trattamento conseguito anticipatamente rispetto all’età per la vecchiaia.

Quali sono i criteri che definiscono i “lavori gravosi”

La lista è stilata in base a criteri Inail che applicano ai mestieri del mansionario Istat tre indici: frequenza degli infortuni rispetto alla media, numero di giornate medie di assenza per infortunio, numero di giornate medie di assenza per malattia. In questo modo si raggiunge una platea di circa mezzo milione di lavoratori.

Quali sono i “lavori gravosi”

Sono stati inseriti lavori come quello dei bidelli, dei saldatori, dei tassisti, dei falegnami, dei conduttori di autobus e tranvieri, dei benzinai, dei macellai, dei panettieri, degli insegnanti di scuole elementari, dei commessi e dei cassieri, degli operatori sanitari qualificati, dei magazzinieri, dei portantini, dei forestali, dei verniciatori industriali.

Di seguito alcuni dei lavori aggiunti all’elenco dei gravosi che avranno diritto alla pensione anticipata, individuati dalla Commissione presieduta dall’ex Ministro Cesare Damiano e che saranno sottoposti al vaglio del governo e del parlamento: bidelli, badanti e colf, saldatori, tassisti, falegnami, valigiai, conduttori di autobus e tranvieri, benzinai, conduttori di macchinari in miniera, insegnanti delle scuole elementari, commessi, cassieri, operatori sanitari qualificati, magazzinieri, portantini, forestali.

I lavori considerati già gravosi sono attualmente divisi in 15 categorie, quali: Gli operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici; Conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni; 3) conciatori di pelli e di pellicce; Conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante; Conduttori di mezzi pesanti e camion; Personale delle professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni; Addetti all’assistenza di persone in condizioni di non autosufficienza; Insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido; Facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati; Personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia; Operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti.

Queste le 11 categorie previste dalla legge 232/2016, alle quali se ne sono aggiunte 4 con la legge 205/2017, quali: Siderurgici di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi nel perimetro dei lavori usuranti; Operai dell’agricoltura, della zootecnia e pesca; Pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare dipendenti o soci di cooperative; Marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e acque interne.
Bisognerà aspettare il vaglio del governo sulla nuova lista per conoscere quali dei lavori saranno effettivamente inclusi nella lista.

L’obiettivo dell’operazione è allargare la platea di chi può usufruire dell’Ape sociale in vista dell’addio a Quota 100 a fine 2021: negli ultimi 4 anni il 61% delle richieste è stato bocciato proprio perché non rientrante nelle mansioni gravose. All’elenco Inail si aggiungono anche due liste Inps che comprendono tutte quelle mansioni gravose affini a quelle coperte dall’Ape sociale ma fin qui escluse, quelle che Cesare Damiano, il presidente della commissione sui lavori gravosi , definisce “mansioni siamesi”.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.