Sette arresti, tre i ricercati. È scattata in Francia un’operazione contro ex terroristi di sinistra, considerati colpevoli di atti duranti gli Anni di Piombo, tra gli anni ’70 e ’80. Appartenenti alle Brigate Rosse, agli ex Nuclei Armati Contropotere Territoriale e Lotta Continua. Non un colpo di scena: della questione ne aveva parlato poche settimane fa la ministra della Giustizia Marta Cartabia con il suo omologo francese. Il dossier aperto in Francia era stato chiamato “Ombre Rosse”, come il titolo – tradotto in italiano – di un celebre film western del 1939 diretto da John Ford.

Operazione che arriva a venti giorni dall’incontro in videoconferenza della ministra della Giustizia Marta Cartabia con il suo omologo francese Eric Dupond-Moretti. La Guardasigilli aveva sollecitato il collega affinché “gli autori degli attentati delle Brigate Rosse possano essere assicurati alla Giustizia”.

Gli ex terroristi arrestati sono Giovanni Alimonti, Enzo Calvitti, Roberta Cappelli, Marina Petrella, Sergio Tornaghi, Giorgio Petrostefani, Narciso Manenti. Quattro di questi condannati all’ergastolo. A dare la notizia il quotidiano francese Le Figaro che cita l’Eliseo. Altri tre ex terroristi sarebbero in fuga e tuttora ricercati. I tre sarebbero Luigi Bergamin, Maurizio Di Marzio e Raffaele Ventura, ma la notizia non è stata ancora confermata. Il blitz, avvenuto stamane, frutto della collaborazione tra le due polizie, il Servizio di cooperazione internazionale di polizia (Scip) della Criminalpol e l’Esperto per la sicurezza della polizia italiana in Francia.

Più nello specifico, il profilo degli arrestati: Giovanni Alimonti appartenente alle Brigate Rosse, deve scontare una pena di 11 anni, 6 mesi e 9 giorni più 4 anni di libertà vigilata, condannato per il tentato omicidio del vice dirigente della Digos di Roma Nicola Simone; Enzo Calvitti, Brigate Rosse, 18 anni, 7 mesi e 25 giorni e 4 anni di libertà vigilata; Roberta Cappelli, Marina Petrella e Sergio Tornaghi, tutti appartenenti alle Brigate Rosse, ergastolo; Giorgio Pietrostefani, Lotta Continua, deve scontare una pena di 14 anni, 2 mesi e 11 giorni per l’omicidio del commissario Calabresi – non terrorismo; Narciso Manenti, Nuclei Armati Contropotere Territoriale, condannato all’ergastolo per l’omicidio dell’appuntato dei Carabinieri Giuseppe Gurrieri e per ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi, associazione sovversiva. Cappelli è condannata per gli omicidi del generale Galvaligi, dell’agente di polizia Michele Granato, del vice questore Sebastiano Vinci e dei ferimenti di Domenico Gallucci e di Nicola Simone. Petrella è condannata per l’omicidio del generale Galvaligi, il sequestro del giudice D’Urso, l’attentato a Nicola Simone, il sequestro dell’Assessore Ciro Cirillo. Tra i reati contestati a Tornaghi l’omicidio del direttore generale della Ercole Marelli.

La Repubblica Francese si sarebbe mossa sulla scia della dottrina Mitterand e quindi la lista dei 10 nomi, frutto di collaborazione bilaterale, accorda “l’asilo agli ex brigatisti, eccetto ai responsabili di reati di sangue”. Al colloquio di una ventina di giorni fa tra Cartabia e Dupond-Moretti sarebbe seguito quello tra il Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi e il Presidente francese Emmanuel Macron.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.