Tre volte è andato in ospedale lamentando i sintomi del coronavirus. Tre volte dall’ospedale gli hanno detto di non potergli fare il test e l’hanno rimandato a casa con i mezzi pubblici, e con il rischio di moltiplicare il contagio, senza nessun tipo di assistenza sanitaria. La storia, raccontata da Sky tg24, riguarda un cittadino americano in Giappone che, durante un viaggio di lavoro, ha contratto il virus.

Non appena ha iniziato ad avvertire tosse e febbre ha chiesto a diversi ospedali di poter effettuare il test diagnostico ma ha sempre ricevuto risposta negativa. Poi, è arrivata la chiamate della compagnia aerea con la quale aveva viaggiato che lo ha avvertito che il passeggero accanto a cui aveva viaggiato era morto per coronavirus. A quel punto è riuscito ad avere il test: positivo.

Il Giappone, nonostante il numero limitato di contagi, intorno ai 5mila, negli ultimi giorni sta vedendo crescere il tasso di positivi in maniera esponenziale. Tanto che alcuni governatori spingono affinché si attui il lockdown anche lì. A preoccupare, infatti, è il basso numero di tamponi fin qui effettuati che avrebbe potuto restituire, fino ad oggi, un quadro distorto dell’avanzata dell’epidemia nell’isola.

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