Apprensione per il 21enne
È grave Diego di Giovanni, il ballerino di Napoli coinvolto nell’incidente in Arabia Saudita: morti 3 colleghi
È in gravi condizioni Diego Di Giovanni, il 21enne di Villaricca, provincia di Napoli, ricoverato dopo l’incidente dello scorso 15 ottobre a Ryad nel quale sono morti gli altri tre ballerini e colleghi: Antonio Caggianelli, Giampiero Giarri e Nicolas Esposto. A perdere la vita del tragico schianto nella capitale dell’Arabia Saudita anche il conducente della vettura sulla quale i ballerini viaggiavano.
Oltre a Di Giovanni nel tragico impatto sono rimasti feriti anche altri due ballerini, che sarebbero ricoverati in condizioni meno gravi. Il conducente era una persona del posto. Il gruppo si trovava nel Regno in Medio Oriente per inaugurare un nuovo teatro con la messa in scena dello spettacolo Aggiungi un posto a tavola, il celebre musical di Garinei e Giovannini, una produzione del Brancaccio di Roma, guidata da GianlucaGuidi. La famiglia del 21enne è immediatamente volata in Arabia Saudita dopo il gravissimo incidente.
Lo schianto durante un’escursione. Le due vetture sulle quali viaggiavano i ragazzi sono precipitate in una scarpata. Erano dei fuoristrada. Caggianelli aveva 33 anni ed era di Bisceglie, provincia Bat; Esposto, 28 anni, dell’agrigentino e aveva origini francesi; Giarri, 32 anni, di Tivoli, in provincia di Roma. I corpi erano stati recuperati con degli elicotteri. “Continuate a ballare lassù, saltando da una nuvola all’altra”, si leggeva tra i centinai di messaggi di cordoglio postati sui social.
Apprensione e paura in queste ore per il ballerino napoletano. Migliaia i post di solidarietà e vicinanza sui social a sostegno del 21enne. “Diego, Emozioni è conte! Sei forte e sono sicura che riuscirai ad affrontare anche questa prova. Dai su, stupiscici ancora con un effetto speciale”, il post su Facebook della scuola “Emozioni in punta di piedi” di Giugliano, la prima scuola di danza cui si era iscritto il 21enne.
“Amici, colleghi, familiari. Non trovo ancora le parole adatte e la forza necessaria per descrivere questo incubo – ha raccontato sui social Luigi Allocca, uno degli altri due feriti nell’incidente, sopravvissuto – So quanta importanza ha questo post che sto scrivendo. So che mi leggerà tanta gente. So che la mia dichiarazione è l’unica, insieme a quella di Giuseppe, reale e vera – continuava il ballerino – Questa tragedia lascerà un segno indelebile, cicatrici non sul corpo, cicatrici sull’anima. So che un giorno troverò il senso e il perché di tutto questo. Un giorno saprò perché ho dovuto vedere la vita di quattro splendide anime spegnersi davanti ai miei occhi … Saprò perché ho dovuto conoscere il mio istinto di sopravvivenza durato 5 ore in fondo a una fossa rocciosa di un deserto. Al buio, senza acqua, senza rete telefonica. Un giorno saprò perché ne sono uscito vivo”.
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