Si è conclusa in piazza San Giovanni, a Roma, la manifestazione organizzata dalla Cgil in risposta all’aggressione squadrista di sabato scorso alla sede centrale del sindacato. Al grido “Mai più fascismi“, oltre 100mila manifestanti sono arrivati da tutta Italia per dire ‘no’ ai movimenti di estrema destra e alla violenza.

Prima dell’inizio del comizio, vuole smorzare i toni il segretario della della Cgil, Maurizio Landini che, salendo sul palco allestito per la manifestazione, mostra la cravatta rossa che ha deciso di indossare per l’occasione: “E’ la prima volta che metto una cravatta per un comizio. L’ho scelta io“, ha detto scherzando con chi gli chiedeva se l’accessorio l’avesse scelto la moglie.

Alla partenza del corteo dall’Esquilino, però, il leader della Cgil ha rimarcato le intenzioni di questa giornata. “Questa è una manifestazione che difende la democrazia di tutti. L’attacco alla Cgil, l’attacco al sindacato è un attacco alla dignità del lavoro di tutto il Paese. Siamo qui non per difendere qualcuno ma per difendere la democrazia e per estenderla“, sottolinea ancora Landini. “C’è da progettare un futuro che applichi i principi fondamentali della nostra costituzione“. Il concetto espresso per ribadire che la manifestazione non politica, ma abbraccia tutti i valori, in particolar modo quelli della libertà e del lavoro.

Tanti i palloncini che colorano i cieli della Capitale: rossi verdi e blu, come i colori delle tre organizzazioni sindacali. La piazza, arricchita da striscioni e bandiere, ricorda quelle di 20 anni fa, durante l’era Cofferati.

Sul palco allestito in piazza intervengono il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri e della Ces, Luca Visentini. Le conclusioni sono affidate al segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.

Tra i presenti anche molti esponenti delle forze politiche del centrosinistra tra cui il segretario del Pd, Enrico Letta, il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, ma anche rappresentanti locali dal segretario romano dei dem, Andrea Casu, al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il candidato a sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Assente la sindaca uscente Virginia Raggi e la sua giunta. Sotto al palco anche la delegazione di Italia Viva, guidata da Teresa Bellanova, copresidente del partito, assieme ai parlamentari Nobili, Vono, Migliore, Ungaro, Garavini e D’Alessandro.

Sbarra (Cisl): “Solidarietà a Segre”

Il Segretario generale Cisl Luigi Sbarra, il primo intervenuto sul palco della piazza romana, ricorda “Gli ultimi attacchi vergognosi” subiti dalla senatrice Liliana Segre: l’ultimo nella giornata di ieri, quando da Bologna un manifestante No Vax ha auspicato che la senatrice a vita “sparisca subito”.

Si proceda immediatamente allo scioglimento delle organizzazioni neofasciste“, insiste Sbarra e la piazza applaude convinta. “L’arco costituzionale sia unito in questa determinazione, un passo diverso, anche se sappiamo che altri cercheranno di portare avanti posizioni simili“, affonda il leader della Cisl.

Sbarra denuncia dal palco che non è stato introdotto l’obbligo vaccinale per “convenienza politica” e “così si scaricano conflitti sul mondo del lavoro”.

Bombardieri (Uil): “C’è la nuova Resistenza”

E’ soddisfatto il leader della Uil, Piarpaolo Bombardieri, per l’alta adesione alla manifestazione organizzata dalla Cgil. “Questa è la piazza del sindacato unitario, la piazza di Cgil, Cisl e Uil. E’ la piazza dei sindacati che danno fastidio, è la piazza del lavoro. Grazie alle oltre 100mila persone presenti in questa piazza. E’ la prima risposta ai fascisti e agli squadristi. In questa piazza c’è la nuova Resistenza. A chi oggi non è venuto diciamo che avete perso un’occasione per parlare del futuro del Paese“.

E dal palco Bombardieri riflette sulla condizione della sicurezza sui luoghi di lavoro, nella giornata in cui ci sono state altre due vittime bianche. “Quando c’è un incidente sul lavoro, è un attentato alla democrazia. Ripartiamo dal lavoro e raggiungiamo l’obiettivo di zero morti“, aggiunge. E quando ci sono incidenti sul lavoro, “quelle aziende devono essere fuori dagli appalti pubblici“, chiede Bombardieri.

Rivolgendosi al premier Mario Draghi, Bombardieri lancia un appello: “Caro presidente del Consiglio, basta condoni: sono uno schiaffo ai lavoratori che stanno in questa piazza e che pagano le tasse“. E “basta soldi pubblici senza condizionalità”, ha detto il leader della Uil.

Landini (Cgil): “Questa piazza parla al Paese”

Atteso l’intervento del segretario della Cgil, Maurizio Landini, che ha voluto organizzare la manifestazione di oggi. E dal palco, guardando la piazza, ha detto: “Questa bellissima piazza parla a tutto il paese. E’ una piazza davvero stupenda ed è molto bello parlare qui a voi ma anche chi non è qui“.

E poi ha aggiunto: “Questa piazza rappresenta tutta l’Italia che vuole cambiare questo paese, che vuole chiudere la storia di violenza politica che colpisce tutta la società. Essere antifascisti lo si è per garantire la democrazia di tutti e i principi della nostra costituzione“. Per Landini la manifestazione di oggi è la sconfitta di “chi pensava che con quell’atto di violenza si potesse tornare indietro di 100 anni della nostra storia. Se lo scordino non ci faremo intimidire“, ha attaccato il leader della Cgil.

Landini ha poi chiesto al governo e Parlamento che “le forze che si richiamano al fascismo e che usano violenza devono essere sciolte. Questa piazza chiede atti concreti e non chiacchiere o impegni. Dalla solidarietà si deve passare all’azione concreta“. E poi ha rimarcato la solidarietà internazionale per l’attacco alla sede centrale del sindacato avvenuto la scorsa settimana: “Abbiamo avuto una reazione di tutti i sindacati internazionali ed europei e c’e’ stata la mobilitazione ieri in Spagna, stamattina in Belgio e in Brasile. E’ questa solidarieta’ internazionale che noi vogliamo rilanciare”

Dal palco della manifestazione unitaria in piazza San Giovanni, Landini ha detto che “è il momento che lo Stato dimostri la sua forza democratica nel far applicare le leggi e la Costituzione“.

E inoltre ha chiesto al governo di lottare per la verità sulla morte di Giulio Regeni, dopo la sospensione del processo che dovrebbe vedere imputati quattro 007 egiziani accusati dalla Procura di Roma di avere sequestrato, torturato ed ucciso il ricercatore italiano nel 2016.

Infine, Landini è intervenuto sul tema del lavoro. “Abbiamo bisogno di creare lavoro stabile. Oggi si è poveri anche lavorando. La lotta per il lavoro, per la democrazia è anche lotta alla povertà. Disagio sociale e precarietà indeboliscono la democrazia. Un tema di cui non dobbiamo scordarci, devono capirlo governo e partiti“. E poi intervenuto su Ita subentrata ad Alitalia ha detto: “Chi sul mandato del governo sta usando i fondi pubblici per creare una nuova azienda è partito mettendo in discussione il contratto nazionale del lavoro. Il governo intervenga, non è accettabile“, ha affermato il segretario della Cgil, ricordando le ultime due morti bianche avvenute nella giornata di oggi e invitando il governo a porre fine a una “strage”. E ha avanzato un’altra richiesta al governo, che dovrebbe pensare a un riforma fiscale finalizzata ad aumentare il netto in busta paga dei lavoratori. “Non possiamo passare dalla pandemia del virus alla pandemia salariale. Bisogna rinnovare i contratti salariali pubblici e privati, ma anche varare una riforma del fisco”

Ha lanciato un appello sul ruolo della conoscenza e della cultura, gli unici strumenti per sconfiggere il fascismo. “Abbiamo bisogno di investimenti straordinario su conoscenza e cultura. L’assalto di sabato alla Cgil ha portato a distruzione di opere d’arte, ma non sapevano nemmeno cosa fossero. All’ingresso c’era un quadro di Guttuso e non avevano idea. Lo dico perché conoscenza e cultura devono essere garantiti a tutti, solo cosi’ sconfiggiamo fascismo, ignoranza e violenza“.

E poi ha concluso il suo intervento ponendo l’accento sul ruolo dei sindacati come bastione di difesa per la democrazia e la Costituzione italiana, dedicando parole ai giovaniche rappresentano la speranza per il futuro” e alle donne “che non devono essere proprietà di nessuno“, condannando così le violenze di genere. Per questo il segretario della Cgil ha invitato il governo a valorizzare il ruolo delle donne nel mondo del lavoro e nell’intera società.

Letta (Pd): “Piazza piena è un bel messaggio”

Anche il segretario del Pd, Enrico Letta, è in piazza San Giovanni. Il leader del Pd ha abbracciato il segretario della Cgil, Maurizio Landini, con cui si è complimentato per l’organizzazione della manifestazione. “E’ un bel messaggio“, ha detto conversando con i sindacalisti notando la piazza San Giovanni piena.

E poi ha scelto di non rispondere alle domande dei tanti giornalisti che hanno provato a chiedergli del significato dell’evento e delle assenze di alcuni partiti. Una decisione, spiegano fonti dem, presa nel rispetto del silenzio elettorale e verso una piazza che non deve avere vessillo di partiti, per mandare un messaggio di unita’ nell’antifascismo. Letta ha poi ricevuto con piacere in regalo una maglietta con la scritta “La matrice dell’Europa è antifascista”, realizzata dall’associazione EuropaNow.

Conte in piazza

Non manca il presidente del M5s, Giuseppe Conte, arrivato in piazza San Giovanni poco dopo il ministro degli Esteri pentastellato Luigi Di Maio. Il capo della Farnesina, giunto alla manifestazione, ha detto: “La piazza di oggi è una grande risposta di popolo che sottolinea l’importanza dei nostri valori costituzionali, valori che permettono a tutti di concorrere pacificamente alla vita pubblica, permettono a tutti di esprimere la propria idea ma non con la violenza. Sulla base dei nostri valori costituzionali dobbiamo portare avanti il dibattito politico, il confronto sui temi, anche quando non la si pensa allo stesso modo“.

La giornata si è conclusa intorno dopo le 16, tra le note di “Bella ciao” e un passaggio dei leader di partito, tra cui l’ex premier Conte, tra la folla.

Salvini: “Fascisti non ci sono, sinistra fa campagna elettorale”

Terminata la manifestazione di Piazza San Giovanni, è arrivato il commento del leader della Lega Matteo Salvini che sostiene su Facebook che i fascisti non esistono più. “Mentre in Europa scorre il sangue per mano del terrorismo islamico, unico reale pericolo di questi tempi, a Roma la sinistra fa campagna elettorale (nel giorno del silenzio) inseguendo fascisti che, per fortuna, non ci sono più“.

Il leader del Carroccio poi cita Leonardo Sciascia: “Il più bell’esemplare di fascista in cui ci si possa imbattere oggi… è quello del sedicente antifascista unicamente dedito a dare del fascista a chi fascista non è“.