Piazza San Giovanni si sta scaldando. E’ tutto pronto a Roma per accogliere le decine di migliaia di manifestanti scesi in strada per opporsi ai fascismi e alla violenza, e dire “sì” al lavoro, alla sicurezza e ai diritti. Sono queste le parole d’ordine della mobilitazione organizzata dalla Cgil, dopo l’aggressione squadrista di sabato scorso alla sede centrale del sindacato.

Il percorso

La mobilitazione “Mai più fascismi, per il lavoro, la partecipazione, la democrazia“, organizzata dai sindacati confederali, proseguirà a piazza San Giovanni, da dove avrà inizio un lungo dibattito dalle ore 14. La manifestazione si preannuncia imponente. Sono attesi almeno 10mila manifestanti in corteo, che partirà dall’Esquilino, e 50 mila nella storica piazza, luogo simbolo delle manifestazioni di sinistra.

La giornata si apre con un appuntamento all’Esquilino, quartiere ai piedi della stazione Termini dove, si prevede, arriveranno una decina di treni, 800 autobus, di cui 630 solo della Cgil. I manifestanti che arriveranno con il bus da fuori Roma, verranno smistati anche tra le fermate della metropolitana Anagnina, Ponte Mammolo e Eur Laurentina e per poi convergere su piazza San Giovanni.

Il breve percorso del corteo è stato concordato con la Prefettura di Roma, che ha preso in esame anche il flusso di persone in arrivo a Termini, impossibile da gestire diversamente.

Gli interventi

Ad aprire la manifestazione, il segretario della Ces (la confederazione europea dei sindacati) Luca Visentini, che lascerà poi spazio a tre delegati, uno per confederazione. Gli ultimi interventi sono di Pierpaolo Bombardieri, Luigi Sbarra con il comizio finale di Maurizio Landini.

Presenti in piazza diverse associazioni che hanno aderito alla manifestazione programmata per oggi. I partigiani dell’Anpi, l’Arci, la Rete nazionale dei centri antiviolenza DiRe e il sindacato Usigrai sono tra le decine di sigle attese alla manifestazione. Tra i partiti, da Pd a M5s e Leu, Sinistra italiana, Rifondazione comunista, Europa verde.

Dietrofront di Azione di Carlo Calenda, che all’ultimo momento si è sfilata dalla giornata di oggi, in dissenso con la richiesta di “abbassamento dell’età pensionabile” contenuta in un manifesto della Fiom. Attesi in piazza, anche il segretario del Pd Enrico Letta e il leader del M5s Giuseppe Conte.

Ma le sigle sindacali, Cgil, Cisl e Uil, ribadiscono che quella di oggi non vuole essere una manifestazione politica. La conferma arriva dopo le polemiche del centrodestra, che si opposta alla manifestazione indetta alla vigilia della giornata del ballattoaggio.

Ma da tempo Maurizio Landini rimarca: “Dopo l’attacco di sabato scorso c’era bisogno di una risposta immediata. Per respingere la violenza fascista e associarsi attorno ai principi e ai valori della Costituzione e al lavoro“.

Allerta massima

Le forze di Polizia sono schierate per controllare la piazza e garantire che la manifestazione, così come il corteo, si svolga in un clima tranquillo. Resta comunque alta l’attenzione sul fronte della sicurezza e dei controlli. L’obiettivo è evitare che si presentino nuovamente scenari come quelli della scorsa settimana.

Redazione

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