La chiamavano Donna Assunta Almirante, vedova di Giorgio Almirante, fondatore e leader storico del Movimento Sociale Italiano. Aveva compiuto 100 anni lo scorso luglio, si è spenta nella sua casa romana. Nata a Catanzaro come Raffaela Stramandinoli, era considerata la memoria storica della destra italiana e anche un punto di riferimento per tanti.

“Un esempio di coerenza e di attaccamento agli ideali e al suo uomo, questo l’esempio più grande che ci ha lasciato. Aveva una volontà incredibile, non si arrendeva di fronte a nulla – racconta all’Adnkronos la figlia, Giuliana de Medici – Una perdita enorme, perché tra noi c’era un rapporto speciale, soprattutto in questi ultimi anni eravamo sempre insieme e sempre vicine. Sto ricevendo tantissime dimostrazioni di affetto, le volevano tutti tanto bene”.

Donna Assunta, calabrese di nascita e romana di adozione, dopo il primo matrimonio con il marchese Federico dè Medici, si sposò con Almirante nel 1969. Per decenni, anche dopo la morte del marito nel 1988, è stata la “regina madre” della destra italiana, dispensatrice di consigli ma anche di pesanti critiche, sponsorizzò Gianfranco Fini alla guida del Msi ma criticò la Svolta di Fiuggi del 1995, con la quale l’Msi-Dn diventò in larga parte Alleanza Nazionale. Nel 2007 partecipò all’assemblea costituente de La Destra, il partito fondato da Francesco Storace e Teodoro Buontempo.

Con il marito Giorgio fu amore a prima vista. All’epoca, il 1952, lui era deputato. Lasciò il primo marito da cui aveva avuto tre figli. Dalla relazione con Almirante ne nacque un’altra nel 1958. Solo nel 1969, dopo la morte di Federico de’ Medici, Assunta e Giorgio poterono sposarsi. Ed è per questo che si schierò apertamente a favore del divorzio in occasione del referendum del 1974. La sua diventò una voce libera e dissonante all’interno della destra italiana, un ruolo che mantenne per tutta la vita.

Il primo a ricordare Donna Assunta Almirante è stato Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia: “Ha segnato un’epoca della vita italiana. Generosa, prodiga di consigli, sincera, infaticabile custode della memoria di Giorgio Almirante, ha rappresentato nel tempo un punto di riferimento per tanti. Il suo affetto è stato un privilegio per molti di noi. La ricordo con affetto e con commozione”.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.