L'escalation in Ucraina
Evacuazione dell’acciaieria, cosa prevede l’accordo che segna la resa di Mariupol
Accordo tra Russia e Kiev per evacuare 250 miliziani ucraini delle acciaierie Azovstal. Il Cremlino para di “resa” nella acciaieria. La Corte penale internazionale invia 42 esperti in Ucraina per investigare possibili crimini di guerra. Putin: «In Occidente un suicidio energetico». L’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al termine della riunione dei ministri della Difesa ha detto che il sostegno europeo all’Ucraina con le armi «sta facendo la differenza sul campo, sulla capacità dell’esercito ucraino. Dobbiamo continuare a sostenere l’esercito ucraino.
Questo sostegno in questo momento è cruciale perché la guerra è a un punto cruciale, a un punto svolta. Non possiamo lasciare l’Ucraina che finisca gli equipaggiamenti e non lo permetteremo. La battaglia in Donbass è cruciale. Non sono uno stratega militare e non posso fare previsioni su fino a quando la Russia possa resistere, non l’Ucraina ma la Russia, se è vero che l’esercito russo ha perso fin qui il 15% delle loro truppe si tratta di un record stupefacente di perdite mondiale di un esercito che in vade un altro Paese. Non so se sono in grado di rimpiazzarle ma si tratta di un perdita impressionante». L’arcivescovo di Kiev ha detto: «Secondo i dati ufficiali delle Nazioni Unite, se la guerra continuerà, nove ucraini su dieci fini-ranno sull’orlo della povertà. L’Ucraina ha già perso gran parte del suo potenziale economico. Abbiamo seri problemi di carburante. In effetti, anche il volume di aiuti umanitari, ricevuti all’inizio della guerra, è fortemente diminuito».
«Attualmente il processo negoziale è sospeso: dopo l’incontro di Istanbul non ci sono stati cambiamenti, nessun progresso. La Federazione Russa resta ancora sulle sue posizioni stereotipate. Ma ogni guerra finisce al tavolo delle trattative, e questo processo sarà moderato da Zelensky». Lo ha affermato il consigliere presidenziale e negoziatore ucraino, Mikhailo Podolyak, secondo quanto riporta l’agenzia ucraina Unian. Secondo quanto riferisce Ukinform, nella regione occupata di Lugansk le forze russe obbligano i locali ad arruolarsi e minacciano di uccidere i residenti maschi che si rifiutano di combattere contro l’Ucraina. Il commissario per i diritti umani del parlamento di Kiev Liudmyla Denisova ha detto: «Gli occupanti russi stanno cercando nell’area uomini che si sono trasferiti in profondità nei territori occupati e in luoghi più sicuri dove fuggire dai bombardamenti. Fanno irruzione in appartamenti, famiglie e aree suburbane. I coscritti vengono portati via sotto la minaccia delle armi e in caso di qualsiasi resistenza, gli uomini sono minacciati di esecuzione».
Il presidente della Finlandia, Sauli Niinistö, ha affermato che il suo Paese e la Svezia potranno raggiungere un accordo con la Turchia sui suoi obiettivi. In un discorso al parlamento svedese, Niinistö ha dichiarato: «Le dichiarazioni della Turchia sono cambiate molto rapidamente e sono diventate più difficili negli ultimi giorni. Ma sono sicuro che, con l’aiuto di discussioni costruttive, risolveremo la situazione».
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