Un’intera famiglia distrutta dal Covid. Dagli anziani nonni fino al nipote 42enne, tutti avevano scelto di non vaccinarsi. E il virus li ha travolti. Si è salvata solo mamma Rinuccia, dopo essere stata ricoverata in terapia intensiva.

Alla morte del figlio Marco, avvenuta lo scorso 6 gennaio, aveva detto al Corriere, quando ancora non sapeva che sarebbe stata l’unica sopravvissuta della sua famiglia: “Ognuno fa le sue scelte. Non voglio parlare delle cause della morte di mio figlio per rispetto delle sue decisioni. Non ho niente da dire. Tanto vi inventate sempre tutto.

La tragedia

La famiglia era originaria di San Francesco al Campo, in provincia di Torino. Tra dicembre e gennaio il virus ha portato via prima i nonni, Olga di 94 anni, e Maurizio, di 92 a distanza di due giorni, entrambi stroncati dalla polmonite causata dal Covid.

Poi è stata la volta di Marco, ascensorista di soli 42 anni: una morte inattesa, considerando che l’uomo non aveva patologie pregresse ed era sempre stato in salute. Era uno sportivo e giocava a calcio con la società Idea Team che, lo scorso 7 gennaio, aveva affidato a Facebook il proprio messaggio: “Tutta la società vuole esprime il suo cordoglio e stringersi alla famiglia, nel ricordo di uno splendido ragazzo. Ci mancherai tantissimo, speriamo che oggi tu sia in un luogo privo di sofferenza, e che tu possa riposare in pace.

Dopo una dura battaglia, venerdì 14 gennaio è deceduto anche il marito della signora Rinuccia, Giuseppe, agricoltore di 69 anni. Era ricoverato da due settimane nell’ospedale di Ciriè, in provincia di Torino, nel reparto di terapia intensiva: è deceduto a causa delle complicanze causate dal Covid.

Il sindaco della cittadina, Diego Coriasco, ha sottolineato sempre al Corriere come la famiglia fosse conosciuta e stimata. “Nessuno deve giudicare le scelte fatte. Ognuno se ne prende le responsabilità. Per noi è solo venuta a mancare una famiglia che faceva parte della nostra comunità” ha dichiarato.

Roberta Davi

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