Dopo la battuta sulla mamma e la povera figlia Ogm cresciuta con latte al plutonio, il governatore della Campania Vincenzo De Luca corregge il tiro e prova a rimediare.

“In relazione alla diretta Facebook di ieri, qualcuno ha interpretato una mia battuta come non rispettosa verso le mamme costrette a fronteggiare le chiusure scolastiche. Sinceramente non c’è nulla di più lontano dal mio pensiero. Premesso  – spiega il presidente campano – che abbiamo fatto di tutto per mettere in sicurezza le scuole, ho inteso solo richiamare tutti a legare ogni valutazione alla realtà del contagio nelle scuole. E ho inteso richiamare il Governo all’obbligo di dare immediatamente una mano, in aiuto alle tante mamme per le quali vi sono difficoltà“.

De Luca ribadisce poi di essere “l’unico ad aver fatto una battaglia per estendere il congedo parentale alle mamme che non hanno alternative per i loro bambini. Dunque, non solo comprensione piena e solidarietà, ma anche un impegno concreto a dare un aiuto vero, non a parole”.

La battuta era – secondo De Luca – per “polemizzare con alcuni organi di informazione, con chi non spiega nei servizi, quali sono i dati oggettivi e non ignorabili del contagio. Dunque, nessun equivoco: solidarietà piena soprattutto alle mamme e impegno concreto, non a parole, a dare loro una mano in un momento così difficile”.

Questa la ricostruzione del Governatore: “Mi è capitato di ascoltare un’intervista a una mammina, con una bella mascherina di tendenza, gli occhi ridenti e fuggitivi. Alla domanda del giornalista, che chiedeva cosa ne pensasse della chiusura delle scuole ha risposto che la sua bambina è andata da lei piangendo e le ha detto ‘mamma voglio andare a scuola per imparare a scrivere’. Credo sia l’unica bambina d’Italia che piange per andare a scuola, l’unica bambina al mondo”. “Evidentemente questa povera figlia è un Ogm – aggiunge – cresciuta dalla mamma con latte al plutonio. Questo intervistatore ha trovato l’unica bambina così al mondo e ovviamente non ha chiesto alla mamma cosa si dovrebbe fare con 400 contagi nel mondo della scuola”.