La ricerca della verità
Gaza, ospedale Al-Ahli colpito: bombardato da Israele o missile di Hamas? Cosa sappiamo, gli audio e i video
Israele e Hamas si accusano a vicenda della responsabilità dei danni e dell’incendio scoppiato nella struttura sanitaria in cui sono morte un gran numero di persone.
In guerra la verità è la prima a morire. Un leitmotiv che abbiamo imparato a conoscere molto bene soprattutto negli ultimi anni. L’episodio dell’ospedale Al-Ahli colpito ieri sera a Gaza è un avvenimento che può cambiare il corso degli eventi, viste le proteste montate in tutto il mondo a favore dei palestinesi, e su cui purtroppo certezze assolute potrebbero non esserci mai. Ma più passano le ore, più si hanno elementi per cercare di capire cosa è avvenuto e di chi è la responsabilità. Hamas accusa Israele di aver bombardato la struttura sanitaria, causando centinaia di morti. L’esercito israeliano nega e soprattutto punta il dito su un razzo malfunzionante lanciato da Hamas o dalla Jihad Islamica dalla stessa Striscia di Gaza.
Guerra di immagini
Ieri sera, dopo pochi minuti dalla diffusione della notizia dell’ospedale colpito, Hamas e Israele si sono rimpallati la responsabilità. Il ministero della Salute di Gaza, cioè Hamas, ha parlato di bombardamento israeliano, di fino a 500 morti, tra cui un gran numero di bambini e bambine. La foto fatta circolare da Gaza con i dottori circondati da corpi esanimi è stata cruenta ma simbolicamente efficace per la narrazione di Hamas.
Anche la Jihad Islamica ha parlato di “bugie” israeliane sull’ospedale, in una nota l’organizzazione ha attaccato: “Come al solito, il nemico sionista sta cercando, attraverso l’invenzione di menzogne, di sottrarsi alla responsabilità del brutale massacro commesso bombardando l’ospedale, e punta il dito contro la Jihad islamica”. “Queste accuse sono false e infondate” si legge.
RAW FOOTAGE: A rocket aimed at Israel misfired and exploded at 18:59—the same moment a hospital was hit in Gaza. pic.twitter.com/Kf5xJazSap
— Israel Defense Forces (@IDF) October 17, 2023
Per tutta risposta, l’esercito israeliano ha negato qualsiasi responsabilità e ha cominciato a fornire alcuni video che dimostrerebbero come in serata i terroristi palestinesi abbiano lanciato alcuni razzi, tra cui anche uno malfunzionante che dopo essere esploso sarebbe precipitato sopra l’ospedale con tutti i vari detriti. Un impatto che avrebbe causato un incendio di vaste dimensioni. L’Idf ha pubblicato anche degli audio di presunti membri di Hamas che parlando tra di loro ammettono la propria responsabilità. Difficile avere riscontro o appurare che sia vero.
Islamic Jihad struck a Hospital in Gaza—the IDF did not.
Listen to the terrorists as they realize this themselves: pic.twitter.com/u7WyU8Rxwz
— Israel Defense Forces (@IDF) October 18, 2023
Aveva, però, fatto discutere un post diffuso negli istanti successivi sul social X da parte di Hananya Naftali, portavoce del premier israeliano Benjamin Netanyahu, in cui si parlava apertamente di bombardamento da parte di Israele ai danni dell’ospedale, dove Hamas depositava armi. Un post dopo poco cancellato dallo stesso Naftali, che ha causato confusione. Il portavoce ha poi rettificato: “Ho erroneamente condiviso queste informazioni in un post poi cancellato in cui facevo riferimento all’uso di routine degli ospedali da parte di Hamas per immagazzinare depositi di armi e condurre attività terroristiche. Mi scuso per questo errore. Dato che l’IDF non bombarda gli ospedali, ho pensato che Israele stesse prendendo di mira una delle basi di Hamas a Gaza. È noto che Hamas utilizza i civili come scudi umani, è un crimine di guerra e un crimine contro l’umanità”. Una rettifica che chiaramente non dà alcuna certezza e anzi, il suo post iniziale e cancellato ha creato molta confusione essendo praticamente un’ammissione di colpa.
Le foto del parcheggio dell’ospedale
Con il buio della notte non si potevano avere conferme, ma con le immagini della mattinata dall’ospedale si può capire la reale portata dei danni causati dall’esplosione. Da una foto scattata all’esterno dell’ospedale battista di Gaza, si vede come i danni siano stati soprattutto nella zona del parcheggio della struttura. Diverse macchine carbonizzate, diversi detriti, ma nessun cratere particolare, uno dei segni distintivi di un bombardamento aereo. I danni relativamente superficiali, quindi, fanno propendere per un impatto meno pesante di un raid.
And we now have footage of the (partially) burnt-out parking lot at the Ahli Hospital in Gaza.
Overall damage to the structures in the complex appears to be limited, a clay-tiled awning adjacent to the parking lot is still mostly intact. pic.twitter.com/Tf0EAUJLR5
— OSINTtechnical (@Osinttechnical) October 18, 2023
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