Gli italiani sono contrari alle spese militari e allo stesso tempo condannano l’invasione dell’Ucraina che il Presidente della Russia Vladimir Putin ha lanciato come un’“operazione speciale” di “smilitarizzazione” e “denazificazione”. Due sondaggi, stesso esito. Una rilevazione è comparsa su La Stampa, elaborata da Euromedia Research, e una seconda su Il Fatto Quotidiano, di Izi. L’Aula del Senato questa mattina ha confermato la fiducia al Governo sul decreto Ucraina con voti 214 voti favorevoli, 35 contrari e nessun astenuto. Il provvedimento è approvato in via definitiva.

Il sondaggio apparso sulla Stampa riporta che il 61,4% degli italiani è contrario all’aumento delle spese militari soprattutto considerando questa delicata fase storica. A favore di rispettare gli impegni presi è invece il 27,3%. Secondo Alessandra Ghisleri, che illustra il sondaggio, sapendo che attraverso gli aumenti alla spesa militare si potrebbe finanziare il campo della ricerca e dello sviluppo nelle materie scientifiche delle università i favorevoli a questi aumenti dal 27,3% passerebbero al 40%, e i contrari perderebbero ben il 14,1%. Il 37% degli intervistati ritiene che aumentare le spese militari sottragga risorse a investimenti e altre necessità prioritarie. Su questo punto si riconoscono il 40% degli elettori della Lega e Fratelli d’Italia e il 45% del Movimento 5 Stelle.

Il sondaggio Izi riporta invece una maggioranza degli intervistati, su un campione di 1.029 persone, che condanna la Russia come Paese invasore. Sempre maggioranza è quella che non ritiene che l’Italia e la Nato debbano aiutare il popolo ucraino a ogni costo. Quasi il 73% degli intervistati non è d’accordo con la decisione del governo Draghi di aumentare le spese militari. Il 30,7% non crede che questa sia la risposta esatta alla crisi, il 42% ritiene che questa decisione possa portare dritti dritti alla Terza Guerra Mondiale. È del 20,3% la percentuale di chi si dichiara molto o abbastanza d’accordo con la decisione.

No anche alla decisione di inviare armi a Kiev. Solo il 20,2% si dice favorevole ad aiuti economici e armi, il 21% è favorevole soltanto alle sanzioni, il 46,3% insiste sulla strategia diplomatica per arrivare a un cessate il fuoco. Le due rilevazioni seguono quelle che nei giorni scorsi erano state realizzate da Swg per La7 (54% contrari, 34% favorevole, 12% non si era espresso) e da Emg per Cartabianca (54% contrari, 23% favorevoli).

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.