Matteo Renzi si dimette dal board di Delimobil, il più grande servizio di car sharing della Russia, fondato dall’imprenditore italiano Vincenzo Trani. La decisione del senatore e leader di Italia viva arriva dopo l’invasione in Ucraina da parte dell’esercito russo, invasione definita “inaccettabile”. Secondo il Financial Times, l’ex premier avrebbe inviato in mattinata una mail al consiglio di amministrazione di Delimobil annunciando le sue dimissioni con effetto immediato.

Oltre a Renzi, ha dato le dimissioni dal cda di Sberbank anche Esko Aho, ex primo ministro finlandese, che ha fatto sapere di avere avviato la procedura per uscire dal Board di Sberbank, la maggiore banca russa, di cui è consigliere indipendente e membro del consiglio di sorveglianza. Il quotidiano finanziario ricorda che anche altri ex politici ed esponenti delle pubbliche amministrazioni fanno parte di società russe, per esempio l’ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder siede nel Board del colosso petrolifero russo Rosneft ed è stato scelto per entrare in quello del colosso del gas Gazprom, mentre l’ex premier francese Francois Fillon è nel Cda del gruppo petrolchimico Sibur. Inoltre l’ex cancelliere austriaco Christian Kern è nel Board di Russian Railways e l’ex ministra degli esteri austriaco Karin Kneissl è nel Board di Rosneft.

In mattinata lo stesso Renzi  ha definito “inaccettabile l’attacco russo in Ucraina. Un pensiero alle vittime di questa assurda guerra e alle famiglie che stanno piangendo i propri cari. L’Italia sia come sempre al fianco di Europa e Stati Uniti in nome della libertà e dei valori”.

Redazione

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