Ancora una volta da Strasburgo arriva un aiuto all’Italia perché sia superato l’isolamento e siano migliorate le condizioni di detenzione. Bene ha fatto il Cpt a focalizzare l’attenzione, durante la sua visita ad hoc del marzo 2019, sul problema dell’isolamento nelle varie forme, dal 41 bis all’isolamento diurno e la sorveglianza speciale del 14 bis, senza trascurare però il problema del sovraffollamento così come quello della misure di sicurezza detentive. L’isolamento nel nostro Paese assume le forme più disumane e ci ritroviamo nelle raccomandazioni del Cpt che chiedono di abolire l’isolamento diurno, considerato anacronistico e a ripensare il 41-bis per renderlo compatibile con l’art 27 della Costituzione perché le esigenze di lotta al crimine organizzato devono essere bilanciate dal rispetto rigoroso del principio di riabilitazione. Il concetto del mantenimenti di significativi contatti umani sia assicurato in tutti i casi di isolamento. Ma si concedano anche più misure alternative e si aumenti il ricorso a misure non detentive per affrontare il sovrafollamento come chiede il Cpt invece di promettere la costruzione di nuove carceri come fa questo Governo. Proprio per questo comune sentire, collaboreremo con il Cpt affinchè riceva le informazioni sull’effettiva attuazione delle sue raccomandazioni.

Sergio d’Elia, Rita Bernardini, Elisabetta Zamparutti

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