Nelle prossime ore si deciderà per una maxi-manovra economica per sopperire all’emergenza coronavirus. Il governo è riunita in videoconferenza per evitare i contagi e decidere cosa fare dei 113 articoli presenti nella bozza che spaziano dalla sanità alle famiglie e imprese, passando per il rinvio delle scadenze fiscali e il lavoro. Punti caldi una deroga per produrre subito mascherine e misure per tutelare soprattutto medici e infermieri ma anche i cittadini. Previsto lo slittamento delle elezioni comunali che si svolgeranno tra il 15 ottobre e il 15 dicembre. Il Referendum sul taglio dei parlamentari si svolgerà invece entro l’autunno, prorogati di tre mesi i mandati delle regioni che sarebbero andate al voto nelle prossime settimane. È quanto si legge nel testo che il governo dovrebbe approvare stasera.

LE MASCHERINE – “Le aziende produttrici che intendono avvalersi della deroga di cui al comma 1, devono inviare all’Istituto superiore di sanità autocertificazione nella quale, sotto la propria esclusiva responsabilità, dichiarano quali sono le caratteristiche tecniche delle mascherine e che le stesse rispettano tutti i requisiti di sicurezza di cui alla vigente normativa. Entro e non oltre 3 giorni dalla citata autocertificazione le aziende produttrici devono altresì trasmettere all’Istituto superiore di sanità ogni elemento utile alla validazione delle mascherine oggetto della stessa. L’istituto superiore di sanità, nel termine di 2 giorni dalla ricezione di quanto indicato nel comma 3, si pronuncia circa la rispondenza delle mascherine alle norme vigenti”.

STOP AGLI ADEMPIMENTI TRIBUTARI – Per i soggetti che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato sono sospesi gli adempimenti tributari diversi dai versamenti e diversi dall’effettuazione delle ritenute alla fonte e delle trattenute relative all’addizionale regionale e comunale, che scadono nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020. Lo prevede l’articolo 58 dell’ultima bozza di decreto che il Governo approverà stasera. Il testo potrebbe ancora subire modifiche. Resta ferma la disposizione di cui all’articolo 1 del decreto-legge 2 marzo 2020, n. 9, recante disposizioni riguardanti i termini relativi alla dichiarazione dei redditi precompilata 2020.

CONGEDO DEI GENITORI – Durante il congedo per i genitori che restano a casa ad accudire i figli viene riconosciuta una indennità pari al 50 per cento della retribuzione. Il testo potrebbe ancora subire modifiche. Resta, come nelle bozze precedenti, la possibilità di avere il congedo speciale per 10 giorni, elevabili a 15 se vengono fruiti da entrambi i genitori. Ai liberi professionisti titolari di partita iva attiva alla data del 23 febbraio 2020 e ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data, iscritti alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, è riconosciuta un’indennità una tantum pari a 500 euro. L’indennità di cui al presente articolo non concorre alla formazione del reddito ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.

INCENTIVI PER I DISPOSITIVI MEDICI – “Al fine di assicurare la produzione e la fornitura di dispositivi medici e dispositivi di protezione individuale, ai valori di mercato correnti al 31 dicembre 2019, in relazione alla inadeguata disponibilità degli stessi nel periodo di emergenza COVID-19, la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della protezione civile è autorizzata a erogare finanziamenti mediante contributi a fondo perduto e in conto gestione, nonché finanziamenti agevolati, alle imprese produttrici di tali dispositivi”. Per questa finalità “è autorizzata la spesa di 50 milioni di euro per l’anno 2020”.

FORZE DELL’ORDINE E STRAORDINARI – Sono 60 i milioni di euro che vengono stanziati dal governo per gli straordinari delle forze dell’ordine “ai fini dello svolgimento, da parte delle Forze di polizia e delle Forze armate, per un periodo di novanta giorni a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto, dei maggiori compiti connessi al contenimento della diffusione del COVID-19”: 34.380.936 per il pagamento delle prestazioni di lavoro straordinario e 25.557.840 per gli altri oneri connessi all’impiego del personale.

 

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